Intelligenza artificiale e chip, Usa e Ue rafforzano la cooperazione

CorCom ECONOMIA

Per cogliere le potenzialità dell’intelligenza artificiale, Unione europea e Stati Uniti hanno prima di tutto il compito di mitigare i rischi legati allo sviluppo della nuova tecnologia. È questo, in estrema sintesi, l’impegno preso attraverso la dichiarazione congiunta firmata dai rappresentanti delle due sponde dell’Atlantico in occasione della quarta riunione ministeriale del Consiglio per il commercio e la tecnologia (Ttc) Ue-Usa che si è tenuta a Lulea, in Svezia (CorCom)

Ne parlano anche altri media

Un codice di condotta non vincolante per le Big tech e le startup che sviluppano l’intelligenza artificiale: Ue e Usa lo scriveranno assieme, dicono. Fatti e approfondimenti (Start Magazine)

Cooperazione UE-USA sull’IA generativa Al meeting organizzato a Luleå (Svezia) hanno partecipato Margrethe Vestager (Vice Presidente della Commissione europea), Valdis Dombrovskis (Vice Presidente della Commissione europea) e Thierry Breton (Commissario per il mercato interno) per l’Unione europea, Antony Blinken (Segretario di Stato), Gina Raimondo (Segretaria al Commercio) e Katherine Tai (Rappresentante per il Commerci) per gli Stati Uniti (Punto Informatico)

Che l’intelligenza artificiale sia un argomento dibattutissimo negli ultimi mesi è sotto gli occhi di tutti. Specie nelle declinazioni che riguardano l’IA generativa, cioè capace di creare nuovi contenuti. (Tech Princess)

NEW YORK – Il tentativo di redigere nelle prossime settimane un comune codice di condotta sull’intelligenza artificiale da far approvare su base volontaria dai giganti della tecnologia e dal maggior numero possibile di Paesi democratici annunciato ieri dal segretario di Stato americano Anthony Blinken e dalla vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager è un passo quanto mai opportuno, ma è anche il riconoscimento dell’inadeguatezza di quanto fatto finora per regolamentare l’AI. (Corriere della Sera)

Un codice comune Usa – Ue che tenga a bada l’intelligenza artificiale (Ia). Apparentemente pare una buona idea, ma in realtà può nascondere numerose insidie, come vedremo a breve. Quel che è certo è che sta prendendo corpo l’auspicio che Sam Altman, babbo di ChatGpt, ha espresso durante la sua audizione al Senato americano. (Start Magazine)

La necessità di arrivare a un regolamento comune sull' intelligenza artificiale che non riguardi solamente l'Europa ma comprenda anche gli Stati Uniti, era già stata paventata qualche settimana fa quando la decisione del Garante della Privacy aveva portato a un blocco momentaneo di ChatGPT in Italia, e ora sta per diventare realtà. (HDblog)