Ssn, Cognetti (FoSCC): “Italia investe poco in sanità”

La Stampa SALUTE

L’Italia occupa il 22° posto nella graduatoria europea del numero di posti letto. La media italiana è di 314 posti letto di degenza ordinaria per 100mila abitanti rispetto alla media europea di 550 e di 8-10 posti letto di terapia intensiva per 100mila abitanti rispetto ai 30 della Germania e a più di 20 della Francia. Lo spiega Francesco Cognetti, coordinatore di FoSSC (Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri ed Universitari Italiani). (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Il Forum delle 75 Società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari ha divulgato uno studio in merito alla sanità italiana. Il quadro, secondo il coordinatore dell’ente Francesco Cognetti, è particolarmente fosco. (ByoBlu)

In due anni (dal 2020 al 2022) sono stati tagliati 32.500 posti letto e fra il 2019 e 2022 oltre 11mila medici hanno lasciato le strutture pubbliche, mentre 95 ospedali sono stati chiusi in 10 anni. A questo si aggiunge il finanziamento del Fondo sanitario che, nel 2024, è aumentato in termini assoluti rispetto al 2021 ma è diminuito rispetto al Pil ed è eroso dall’inflazione. (Il Fatto Quotidiano)

In appena due anni, durante l’emergenza Covid, addirittura il numero dei posti letto è diminuito, e ne sono stati tagliati 32.508: nel 2020 erano 257.977, ridotti a 225.469 nel 2022. (insalutenews)

In Italia "12 Regioni su 21 non garantiscono neppure la minima sufficienza dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), cioè le cure considerate fondamentali. La maggioranza presenta infatti valori sotto la soglia in almeno una delle 3 macroaree prese in esame: prevenzione, assistenza sul territorio e ospedale". (Tiscali Notizie)

“Le cure per tutti sono a rischio. Questa volta sono ben 75 società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari a lanciare l’allarme, quelle raccolte dal Forum il cui coordinatore è Francesco Cognetti. (la Repubblica)

Liste d'attesa infinite, mancanza di medici, di ospedali e di posti letto, concorsi deserti, specializzazioni senza iscritti e progressivo definanziamento: è un quadro sempre più emergenziale quello della sanità pubblica italiana. (Today.it)