Vaccini in ritardo, Pfizer taglia le dosi: Veneto tra le Regioni più penalizzate

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TrevisoToday ECONOMIA

"Gli 80enni sono la seconda categoria con cui continueremo la campagna dei vaccini - ha detto il commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri, ospite a Domenica In - Già dalla prossima settimana, inizieranno la vaccinazioni, dosi Pfizer permettendo.

Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione dei vaccini Pfizer-BioNTech. (TrevisoToday)

La notizia riportata su altri media

A partire dalla prossima settimana, l’Italia riceverà il 29% in meno delle dosi Pfizer/BioNTech stabilite dagli accordi stilati in sede europea. «Chiediamo a Pfizer di rispettare i patti, chiediamo serietà e rigore», ha detto ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza. (AbruzzoLive)

L’Azienda ha provveduto ad avvertire gli operatori già in lista per la prima dose vaccinale, contattando telefonicamente i prenotati per il 18 gennaio e ad avvertendo via sms quelli in lista per il 19 e 20 gennaio. (RavennaToday)

Secondo i numeri resi noti, la riduzione per l'Italia nella prossima settimana sarà pari a circa 165mila dosi. Ad oggi in Puglia sono stati vaccinati 50.904 operatori sanitari, 3.115 dipendenti non sanitari e 3.301 tra anziani e personale di Rsa e Rssa. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nei giorni successivi, infatti, prevarranno correnti più miti sud-occidentali che spazzeranno via la massa d’aria fredda presente sulle nostre regioni, ma che riporteranno nubi e piogge soprattutto al Nord e sulle regioni tirreniche. (Salernonotizie.it)

L'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700. Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario», nella «a fronte delle 562.770 dosi previste in una settimana, verranno consegnate 397.800 dosi». (La Gazzetta di Reggio)

A presentarla il Codacons, che denuncia l’azienda farmaceutica per il taglio alla produzione dei vaccini anti-Covid che porterà nel nostro paese ad una riduzione del 30% delle dosi di vaccino, nonostante gli accordi presi dall’Italia con la società. (La Sicilia)