Ci sono le mani degli ayatollah anche sul Sudan

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Un anno fa il Sudan ha sceso l’ultimo gradino della scala verso l’inferno. Decine di migliaia di morti, oltre 10 milioni tra sfollati e rifugiati, 25 milioni a rischio carestia. E le sorti della guerra fra l’esercito regolare di Abdel Fattah al Burhan (Saf) e le Rsf del “generale” Mohammed Dagalo hanno giorni pieni capovolgimenti … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Nel 2024 potrebbero perdere la vita, sempre secondo l’Onu, 700mila bambini sudanesi malnutriti. Secondo le Nazioni Unite, è in corso uno «dei peggiori disastri umanitari della storia recente», 9 milioni di persone hanno dovuto lasciare le loro case (tre milioni soltanto nella capitale Khartoum), molte migliaia di morti (numeri ufficiali non ci sono). (L'Eco di Bergamo)

Era il 15 aprile del 2023 quando nella capitale del Sudan Khartoum, le forze armate sudanesi (Sar) guidate dal generale Abdel Fattah al-Burhan e le Forze di supporto rapido (Rsf) Mohamed Hamdane Dagalo detto Hemedti hanno iniziato a scontrarsi in quella che è diventata una vera e propria guerra civile che ha coinvolto tutto il Paese. (LifeGate)