Stupri, gambe spezzate e ustioni: “Mentre ci torturava rideva”

La Stampa INTERNO

«Ismail era il capo del campo, tutte le guardie dipendevano da lui. Lui ce lo diceva sempre: «Io non sono somalo, non sono musulmano, sono il vostro padrone»». Il campo si trova a Beni Walid in Libia. Da lì transitano i migranti che vogliono venire sui barconi in Italia. Il biglietto costava 7000 dollari. «Siccome i miei facevano fatica a pagare I... (La Stampa)

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