Chrome: Google rimanda l'addio ai cookie di terze parti

L’addio definitivo ai cookie di terze parti da parte di Chrome è stato posticipato. Di nuovo. È quanto reso noto da un comunicato pubblicato dal sito dell’iniziativa Privacy Sandbox curata da Google, a pochi giorni di distanza dalla comparsa di alcune informazioni su un report compilato dall’Information Commissioner’s Office britannico e che sarà pubblicato nella sua forma integrale nei proossimi giorni, secondo cui il metodo non sarebbe ancora in grado di assicurare una tutela adeguata degli utenti. (Punto Informatico)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’ambiziosa iniziativa, che ha visto la luce tra il 2021 e il 2022 con l’obiettivo di riformare il tracciamento degli utenti senza compromettere la personalizzazione degli annunci si è scontrato con ostacoli significativi, in particolare le preoccupazioni sollevate dall’Information Commissioner’s Office (ICO) del Regno Unito e la vigilanza della Competition and Markets Authority (CMA). (Cyber Security 360)

Google ha però anticipato da tempo la sua intenzione di abbandonare il supporto dei cookie di terze parti in Chrome. Tale decisione è riassunta dal progetto Privacy Sandbox, della stessa Mountain View, ma la sua introduzione è stata rimandata per ben tre volte, compresa l'ultima che posticipa l'esordio di questa piattaforma al 2025. (HTML.it)

Nonostante le precedenti promesse e i favori espressi, Google continua a rimandare l'eliminazione dei cookie di terze parti su Chrome, senza alcun segno di avvio graduale, almeno nel prossimo futuro. Ciò solleva interrogativi sul destino del browser più diffuso al mondo: a differenza di Apple e Mozilla, che hanno eliminato la tecnologia di tracciamento degli utenti nel 2020, Google ha continuato a procrastinare il cambiamento. (Multiplayer.it)

Making Science ha lanciato il primo strumento in grado di misurare l’impatto della perdita dei cookie di terze parti

Google ha annunciato che non riuscirà ad eliminare l’utilizzo dei cookie dal browser Chrome entro la fine dell’anno come previsto in origine. I motivi, a quanto pare, sono da ricercarsi nelle recenti indagini da parte degli enti regolatori e le divergenze con l’industria tech e gli sviluppatori stessi. (GizChina.it )

Doveva avvenire a fine 2024, ora se ne riparlerà a inizi 2025. Il mercato della pubblicità online – 600 miliardi di dollari l’anno - sembra non potere fare a meno così facilmente di questi piccoli file di tracciamento della nostra navigazione. (Il Sole 24 ORE)

Il 4 gennaio Google ha disabilitato i cookie di terze parti per l’1% degli utenti di Chrome, circa 30 milioni di persone in tutto il mondo. È il primo passo del processo concordato con il Cma (Competition and markets authority) del Regno Unito per disabilitare i cookie di terze parti da Google Chrome (come fatto da tutti gli altri browser, Mozilla Firefox, Apple Safari, Microsoft Edge) e attivare le tecnologie di Privacy Sandbox, che ha l’obiettivo di fornire tecnologie per creare un sistema di advertising più rispettoso della privacy dell’utente. (Forbes Italia)