Cgia: "A rischio usura oltre 176 mila imprese, 1 su 3 al sud"

Rai News ECONOMIA

Lo afferma la Cgia, secondo cui Roma, Milano, Napoli e Torino sono le realtà territoriali maggiormente in difficoltà.

Nel 2020 ai due enti erogatori (Confidi e Fondazioni) sono stati assegnati complessivamente 32,7 milioni di euro: di cui 23 milioni ai primi e 9,7 milioni di euro ai secondi".

"In altre parole - sostiene la Cgia - possiamo affermare che, ad oggi, l'azione di sostegno alle imprese in materia di credito si è esaurita". (Rai News)

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Grazie all’attivazione di queste due misure, lo stock complessivo delle aziende in sofferenza non dovrebbe crescere. Potenziare il “Fondo di prevenzione dell’usura”. Il “Fondo di prevenzione dell’usura” è stato introdotto con la legge n° 108/1996 e ha cominciato ad operare nel 1998. (Veneto Report)

Sono poco più di 12.000 le imprese del Veneto che si trovano in sofferenza; precisamente 12.234. Tra giugno 2020 e lo stesso mese di quest’anno l’incremento è stato del +3,7 per cento (Venetoeconomia)

A Venezia le imprese in sofferenza sono proporzionalmente meno: 1.822; mentre le province meno interessate dal fenomeno, invece, sono quelle meno popolate: come Rovigo con 746 aziende segnalate alla “Centrale Rischi” e 360 a Belluno. (ANTENNA TRE)

Le province meno interessate da questo fenomeno, invece, sono quelle che, in linea di massima, sono le meno popolate: come Rovigo (con 746 aziende segnalate alla Centrale Rischi) e Belluno (360) ono poco più di 12mila le imprese del Veneto che si trovano in sofferenza; precisamente 12.234. (RovigoInDiretta.it)

Una “bollinatura” che, per legge, non consente a queste aziende di accedere ad alcun prestito erogato dal canale finanziario legale. Pertanto, non potendo beneficiare di liquidità, rischiano, molto più delle altre, di chiudere o di scivolare tra le braccia degli usurai. (ilMetropolitano.it)

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