Sei Toscana, indagati il direttore generale e l’ex direttore tecnico

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Di Cristian Lamorte | 17 Aprile 2024 alle 19:40 Il direttore generale e l’ex direttore tecnico di Sei Toscana risultano indagati nell’ambito dell’operazione “Leonida”, promossa dalla Procura di Reggio Emilia per presunti reati di corruzione e sfruttamento della prostituzione in un giro, ipotizzato dagli inquirenti, di escort di lusso, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel e cene costose nonché buoni carburante e biglietti per le partite di calcio offerti in cambio di appalti affidati in via esclusiva per lo smaltimento dei rifiuti. (RadioSienaTv)

Ne parlano anche altre testate

– «Io avevo fatto un lavoro all’epoca, 500 euro mi hanno dato di benzina. Eh cammino gratis almeno con la macchina", dice al telefono uno degli indagati senza sapere di essere ascoltato dai finanzieri. (LA NAZIONE)

Escort, champagne, biglietti per le partite di calcio e pernottamenti in hotel di lusso in cambio di appalti per lo smaltimento dei rifiuti in via esclusiva a un'azienda reggiana: con questa accusa sono state eseguite cinque misure cautelari nell'operazione Leonida che ha coinvolto 90 finanzieri nelle province di Reggio Emilia e Parma, Verona, Brescia, Lucca, Livorno, Sassari, Roma e Siena. (Liberoquotidiano.it)

Reggio Emilia, 16 aprile 2024 – Anche un generale dell’Esercito coinvolto nell’Operazione Leonida della Guardia di Finanza e della Procura di Reggio Emilia contro la corruzione nelle pubbliche commesse dell’agenzia Aid, ente vigilato dal Ministero della Difesa. (il Resto del Carlino)

L'inchiesta delle fiamme gialle emiliane che ha portato all'arresto di un imprenditore, a 5 interdizioni e 14 avvisi di garanzie nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti, ha portato ad una perquisizione in una villa di Forte dei Marmi (NoiTV - La vostra televisione)

– Cene di lusso e festini con escort, oggetti di design, buoni carburante e biglietti per lo stadio, soggiorni in ville a Forte dei Marmi e in Sardegna, ma anche mazzette e consulenze, sarebbero stati il prezzo della corruzione per far ottenere alla società Esa (Ecologia Soluzione Ambiente) di Bibbiano commesse da pubblici ufficiali, tra cui due graduati dell’Esercito. (LA NAZIONE)

Di Francesca Chilloni Escort e regalie in cambio di appalti: anche una grande commessa di ambito Nato nelle carte dell’inchiesta ’Leonida’ sulla presunta corruzione di ufficiali pubblici dell’Agenzia Industrie Difesa (Aid) da parte di Enrico Benedetti, patron dell’Esa di Bibbiano, finito agli arresti domiciliari martedì mattina su richiesta della Procura di Reggio. (LA NAZIONE)