Economia - La ripresa dell'economia dipenderà molto anche dal vaccino: L'Istat taglia le stime del Pil c'è ancora incertezza sul futuro. - Digitale terrestre free: canale 652

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Per il 2021, la ripresa “sarà contenuta, condizionata dalla fase di transizione del recupero delle spese nei servizi e della progressiva riduzione dell’incertezza legata all’evoluzione del virus”.

Anche le stime sul tasso di disoccupazione sono state riviste: per il 2020, l’Istat prevedeva il 9,6% mentre per il 2021 valutava un aumento del 10,2%.

Cifre alla mano, nel 2020 il tasso di disoccupazione dovrebbe calare al 9,4%, per poi tornare a crescere nel 2021 (11,0%). (WLTV)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo l'istituto di statistica nel 2020 il tasso di disoccupazione diminuirà portandosi al 9,4% per poi tornare a crescere nel 2021 (11%). L'andamento del mercato del lavoro risentirà del processo di ricomposizione tra disoccupati e inattivi, oltre che della progressiva normalizzazione dei provvedimenti a sostegno dell'occupazione. (Notizie - MSN Italia)

Secondo l’istituto di statistica nel 2020 il tasso di disoccupazione diminuirà al 9,4% per poi tornare a crescere nel 2021 (11%). Il tasso dei senza lavoro diminuirà al 9,4% nel 2020 per poi risalire l'anno prossimo. (LaPresse)

Nel 2021 il contributo della domanda interna tornerebbe positivo (+3,8%) cosi come quello della domanda estera netta (+0,3%), mentre le scorte fornirebbero un marginale contributo negativo (-0,1%). (quoted business)

Occhi puntati sulla Germania che diffonderà i dati preliminari sul Pil del primo trimestre il 15 maggio 2020 mentre tre giorni prima arriveranno quelli della Gran Bretagna. Rispetto al 3° trimestre del 2019, l'economia era vista in flessione del 4,7%. (The Italian Times)

L’andamento del mercato del lavoro risentirebbe del processo di ricomposizione tra disoccupati e inattivi oltre che della progressiva normalizzazione dei provvedimenti a sostegno dell’occupazione. (ITALPRESS). (Quotidiano di Sicilia)

Il commento. Dopo la crescita di luglio e agosto e la sostanziale stabilità di settembre, a ottobre l’occupazione scende lievemente a seguito del calo tra uomini, dipendenti a termine e indipendenti. Il tasso di occupazione è ancora inferiore di un punto percentuale, mentre quello di disoccupazione è stabilmente al di sopra dei livelli di febbraio. (Il Giornale delle PMI)