Disinformazione atlantista. Putin risponde alle fake news antirusse per giustificare il riarmo NATO (C. Meier)

Farodiroma ESTERI

Il presidente russo Vladimir Putin ha definito “sciocchezze” le dichiarazioni secondo cui la Russia starebbe entrando in guerra con la NATO. “Nel 2022 gli Stati Uniti hanno utilizzato 811 miliardi di dollari per le spese della difesa. La Federazione Russa 72 miliardi di dollari. 72 e 811 beh, la differenza è palpabile, più di 10 volte”, commenta Putin, come riportato dalla agenzia Interfax. “Gli Stati Uniti rappresentano il 40% delle spese globali per la difesa, mentre la Russia spende il 3,5%. (Farodiroma)

Se ne è parlato anche su altre testate

Questa misura è stata adottata in risposta a dichiarazioni preoccupanti provenienti dal presidente russo Vladimir Putin, che ha minacciato di “colpire gli F-16 ovunque si trovino”, suscitando preoccupazione non solo nel panorama internazionale ma anche nel Nordest Italia. (Nordest24.it)

L'agenzia di stampa AdnKronos ha spiegato che il Presidente russo, di sua iniziativa, non vuole attaccare nessun Paese, ma se l'Occidente fornirà cacciabombardieri all’Ucraina questi verranno abbattuti dalle forze russe, anche se si troveranno negli aeroporti al di fuori del conflitto bellico (vedasi: su suolo europeo). (iLMeteo.it)

Putin invaderà davvero Paesi Nato? Che cosa ha detto Nina Khrushcheva, pronipote di Nikita Krusciov, da decenni docente di relazioni internazionali negli Stati Uniti oltre che membro del Council on Foreign Relations. (Start Magazine)

"Chi minaccia invio truppe non dimentichi lezioni della Storia": così Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Russia, mette in guardia il presidente francese Emmanuel Macron rispetto alle ipotesi di mandare forze militari in Oriente. (Il Giornale d'Italia)

In questa edizione: Putin contro Occidente, "Colpiremo F-16 Nato". Salis rimane in carcere: "Pericolo di fuga". (Mediaset Infinity)

Come spesso accaduto in questi mesi di guerra, però, dichiarazioni simili vanno interpretate con cautela e inserite in una rete di minacce strategiche, dove il linguaggio bellico può essere utilizzato per raggiungere obiettivi politici o per esercitare pressione sui rivali senza necessariamente tradursi in azioni concrete sul campo di battaglia. (Corriere del Ticino)