Bar, ristoranti, negozi: oltre la metà ha visto dimezzare i ricavi nella fase 2. Quasi tre su dieci temono di non farcela

la Repubblica ECONOMIA

Ma riportare i clienti all'interno dei negozi e delle attività è molto complicato: oltre la metà delle imprese stima che il giro d'affari rispetto alla normalità si sia almeno dimezzato, se non oltre.

L'ufficio studi dell'associazione annota che, tra coloro che hanno mantenuto le attività congelate, gli impedimenti hanno riguardato in primo luogo "l’adeguamento dei locali ai protocolli di sicurezza sanitaria". (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Delle quasi 800mila imprese che hanno rialzato la saracinesca il 94% riguarda abbigliamento e calzature, l’86% altre attività del commercio e dei servizi. E’ quanto emerge da un’indagine di Confcommercio, in collaborazione con Swg, sullo stato di salute delle imprese a due settimane esatte dalla Fase 2. (TeleIschia)

Aprirà il suo albergo a Gatteo Mare come tutti gli anni Egisto Dall’Ara, presidente del settore turistico del comprensorio cesenate della Confcommercio. Aprirà il suo albergo a Gatteo Mare come tutti gli anni Egisto Dall’Ara, presidente del settore turistico del comprensorio cesenate della Confcommercio. (il Resto del Carlino)

Le note dolenti emergono dall'autovalutazione degli intervistati sul giro d'affari: già nella prima settimana la media dei giudizi si collocava largamente al di sotto della sufficienza. (ilGiornale.it)

"Serve meno burocrazia e una accelerazione delle iniziative anticrisi dalla quale dipende la ripartenza dell'economia e il futuro del nostro Paese", aggiunge. (Notizie - MSN Italia)

Delle quasi 800mila imprese che hanno rialzato la saracinesca il 94% riguarda abbigliamento e calzature, l’86% altre attività del commercio e dei servizi. Specularmente, il ricorso a ulteriori prestiti è prevedibilmente piuttosto rarefatto. (ilovepalermocalcio.com - Il Sito dei Tifosi Rosanero)

Tra le misure di sostegno, il 44% delle imprese ha beneficiato di indennizzi, come il bonus di 600 euro, ma e' ancora estremamente bassa la quota di chi ha ottenuto prestiti garantiti o fruito della cassa integrazione; e oltre la meta' delle imprese stima una perdita di ricavi che va dal 50 fino ad oltre il 70%. (NewSicilia)