Istat: dopo quattro mesi di crescita si arresta la fiducia dei consumatori

Requadro ECONOMIA

A marzo 2024 l’indice di fiducia dei consumatori subisce una battuta d’arresto interrompendo la crescita degli ultimi quattro mesi: l’indicatore diminuisce riportandosi sul livello dello scorso gennaio. Il calo dell’indice è influenzato principalmente dal peggioramento sia delle valutazioni sul quadro economico familiare (compresi i giudizi sul bilancio familiare) sia di quelle sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli nella fase attuale. (Requadro)

Su altre fonti

Roma – Riceviamo e pubblichiamo – Dopo 4 mesi di aumenti consecutivi, l’indice della fiducia dei consumatori torna a scendere a marzo, e registra un andamento al ribasso per numerose componenti. Questo è quanto si evince analizzando i dati forniti oggi dall’Istat. (Tuscia Web)

Nei giorni scorsi, i militari delle Stazioni Carabinieri di Cassino e Piedimonte San Germano hanno eseguito due distinte ordinanze emesse dagli Uffici Esecuzione Penale presso la Corte d’Appello e presso il Tribunale di Napoli a seguito di sentenze definitive nei confronti di una donna e di un uomo, responsabili rispettivamente di truffa, usura e violazione degli obblighi di assistenza familiare. (Frosinone News)

Istat: scende a 96,5 punti fiducia consumatori marzo, sale a 97 per imprese (RCO) (Il Sole 24 ORE)

Cala, a marzo, la fiducia dei consumatori. Un dato ampiamente prevedibile, afferma Federconsumatori Rimini in una nota: le famiglie continuano a far fronte a prezzi dei beni di consumo estremamente elevati, sono costrette a rinunce e tagli, anche nel settore alimentare e della salute, stanno pagando bollette esorbitanti, per l’effetto congiunto dell’abolizione del mercato tutelato nel settore del gas (e a breve anche in quello dell’energia elettrica) e dello smantellamento del tutto prematuro dei sostegni disposti per affrontare la crisi energetica. (AltaRimini)

Il clima di fiducia delle imprese torna a migliorare, ma non per i negozi. A pesare sui negozi, una ripresa dei consumi più debole del previsto e l’onda lunga dell’inflazione, che continua a condizionare le scelte delle famiglie. (Confesercenti)

Cala, a marzo, la fiducia dei consumatori. L’Istat rileva una battuta d’arresto dell’indice, che si riporta al livello dello scorso gennaio. (Federconsumatori)