Credit Suisse, SVB, Signature Bank: cosa abbiamo imparato?

Money.it ECONOMIA

La volatilità delle scorse settimane, successiva al fallimento della Silicon Valley Bank, alla crisi poi del Credit Suisse che è stata acquistata poi dalla rivale UBS dietro ingenti garanzie della FINMA, sino alla decisione “insolita” di azzerare le obbligazioni subordinate AT1 prima delle azioni - a mio avviso condizione imposta dal Qatar che era il secondo azionista di Credit Suisse - la conseguente scontata speculazione su altre Banche sistemiche europee - Deutsche Bank tanto per non far nomi – ed in generale sul tutto il settore, sembra essersi finalmente placata. (Money.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il team strategie di credito globale di Algebris Investments ha evidenziato l'azzeramento del valore delle obbligazioni subordinate di Credit Suisse abbia causato una settimana volatile per gli strumenti AT1. (SoldiOnline.it)

I mercati provano a mettersi dietro le spalle quanto successo in Svizzera con l’operazione, che si protrarrà nelle aule dei tribunali per molto tempo, laddove i numerosi danneggiati dall’operazione cercheranno di fare valere i loro diritti lesi con l’azzeramento delle obbligazioni perpetual AT1 ed il mantenimento invece dell’azione, che verrà concambiata con azioni Ubs (Bluerating.com)

Di solito, i possessori dei bond (di qualunque natura) non sono mai penalizzati rispetto agli azionisti: “Gli AT1 di Credit Suisse sono stati cancellati a causa di una distorsione nella gerarchia delle richieste di rimborso del capitale attuata da parte dell’autorità federale di vigilanza sui mercati svizzera (FINMA) che ha favorito gli azionisti rispetto ai detentori di questa tipologia di obbligazioni”, spiega Corrado Cominotto, responsabile delle Gestioni Patrimoniali Attive di Banca Generali, che aggiunge: “Non riteniamo che quanto accaduto a Credit Suisse possa avvenire anche in Europa o in altri continenti”. (Banca Generali Group)

Da strumenti sconosciuti a protagonisti assoluti. Si tratta delle obbligazioni AT1, che nell’ambito del salvataggio di Credit Suisse sono stati azzerati per un valore di oltre 16 miliardi di euro. L’ordine è partito dall’autorità svizzera di regolamentazione finanziaria Finma e ha scatenato non poche polemiche da parte degli investitori, dato che ha sovvertito la regola secondo cui, in caso di fallimento, sono gli azionisti a sostenere per primi le perdite dell’azienda rispetto agli obbligazionisti. (FIRSTonline)

Non solo. La decisione, legata all’operazione di salvataggio di Credit Suisse, di azzerare interamente i bond di tipo AT1 (Additional Tier 1 ) della stessa Credit Suisse e di valutare tutte le azioni 3 miliardi di franchi ha rappresentato un particolare cambio di direzione nella classica gerarchia della gestione del credito e dei creditori in caso di crisi di una banca. (Morningstar)

Ecco le azioni da mettere in portafoglio Tra le più esposte c’è Generali. (Milano Finanza)