Google, maxi multa Antitrust: 100 milioni di euro per posizione dominante

Adnkronos ECONOMIA

"La priorità numero uno di Android Auto - aggiunge il portavoce - è garantire che le app possano essere usate in modo sicuro durante la guida.

Le applicazioni compatibili con Android Auto sono migliaia, e il nostro obiettivo è consentire ad ancora più sviluppatori di rendere le proprie app disponibili nel tempo

GOOGLE. "Siamo rispettosamente in disaccordo con la decisione dell’Agcm, esamineremo la documentazione e valuteremo i prossimi passi", afferma un portavoce di Google in una nota. (Adnkronos)

Su altri media

Secondo quanto accertato dall'Autorità, Google non ha consentito l'interoperabilità dell'app JuicePass con Android Auto, penalizzando così le app di Enel X Italia e rischiando in questo modo anche di influenzare negativamente lo sviluppo della mobilità elettrica. (Sky Tg24 )

Per questo secondo Antitrust «il perdurare di questa condotta potrebbe compromettere definitivamente la possibilità per Enel X Italia di costruire una solida base utenti, in una fase di crescita significativa delle vendite di veicoli elettrici». (Open)

ha deciso di sanzionare il comportamento anticoncorrenziale di Google imponendo all'azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin una serie di prescrizioni incentrate su Android Auto. L'Autorità conclude che Google non può rifiutarsi di pubblicare JuicePass di Enel X e non può continuare a impedirne l'utilizzo su Android Auto (IlSoftware.it)

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di oltre 100 milioni di euro (102.084.433,91) alle società Alphabet Inc., Google LLC e Google Italy per violazione dell'art. (Giornale di Sicilia)

L’esclusione della app di Enel X Italia da Android Auto dura da oltre due anni. L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha imposto una sanzione da 100 milioni di euro a Google per abuso di posizione dominante. (Punto Informatico)

Le applicazioni compatibili con Android Auto sono migliaia, e il nostro obiettivo è consentire ad ancora più sviluppatori di rendere le proprie app disponibili nel tempo. Siamo rispettosamente in disaccordo con la decisione dell’Agcm, esamineremo la documentazione e valuteremo i prossimi passi» (Corriere della Sera)