Salvini presenta il suo libro: "Maroni e Bossi mi hanno cambiato la vita"

Salvini presenta il suo libro: Maroni e Bossi mi hanno cambiato la vita
ilGiornale.it INTERNO

“Quando abbiamo scelto la dedica, oltre a Maria Giovanna Maglie, ho ritenuto doveroso dedicare questa fatica a Roberto Maroni e Umberto Bossi che hanno cominciato tutto, se non avessero iniziato loro oggi voi sareste altrove e io starei facendo altro. Probabilmente il mestiere che ho scritto sulla carta d’identità, ovvero giornalista professionista. Si può lavorare o fare il giornalista. Sarà grato finché campo perché loro mi hanno cambiato la vita”, ha spiegato il ministro Salvini in occasione della presentazione del suo libro “Controvento” a Milano (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri giornali

Sul 25 aprile, alla fine, Matteo Salvini ha pensato fosse giusto mettersi sulla scia di Umberto Bossi. (Il Dubbio)

“Se è un Governo antifascista? È un Governo scelto dai cittadini: antifascista? Mi sembra evidente. Ma qualcuno ha nostalgia del fascismo? Penso di no”, le parole del ministro Salvini a margine dell’evento al Tempio della Vittoria, per il 25 aprile, al Largo dei Caduti a Milano (ilmessaggero.it)

Salvini: "Ho sempre onorato il 25 Aprile senza sbandierarlo" (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Salvini non indigna più, Meloni (quasi) rinnega

Presente anche l'ex soubrette Sylvie Lubamba che si è fatta firmare una copia dal vicepremier. L’Italia che non si arrende’ alla Fondazione Istituto dei ciechi. (ilmessaggero.it)

È un governo antifascista ed è evidente che lo sia, dice il vicepremier Matteo Salvini che considera il 25 Aprile patrimonio comune. Salvini: il 25 Aprile non è solo di qualcuno «Sapere che nelle piazze italiane ci saranno episodi di violenza contro le forze dell'ordine, contro altri manifestanti, visto che la Resistenza è stata di tanti, penso ai partigiani bianchi, ai liberali, ai socialisti…. (ilmessaggero.it)

A quattrocento metri dal corteo degli antifascisti, nella sede della Fondazione Istituto dei ciechi di Milano, Matteo Salvini ha presentato il suo ultimo libro, Controvento, strenna elettorale sull’Italia «che non si arrende», ma anche memoir in cui il leader leghista confessa che se avesse voluto «una vita comoda» si sarebbe «iscritto al Pd». (il manifesto)