Bundesbank, l’annuncio del presidente Weidmann: “Mi dimetto a fine anno”

Il Mattino di Padova ECONOMIA

D’altra parte, Weidmann è stato un instancabile critico della politica monetaria ultra espansiva della Bce.

Tuttavia, le numerose misure di emergenza di politica monetaria sono state associate anche a notevoli effetti collaterali e nella modalità di crisi in corso, il sistema di coordinate della politica monetaria è cambiato».

Per Lagarde, Weidmann è «un buon amico», ma i suoi dieci anni in seno alla Bce sono stati tutt’altro che facili, segnati anche da duri contrasti con l’ex presidente Mario Draghi

Così è stato il contraltare di Draghi nella crisi dell'euro. (Il Mattino di Padova)

Su altri giornali

Prime reazioni di stampa e partiti in Germania dopo la decisione del falco Weidmann di abbandonare la Bundesbank e dunque anche il consiglio direttivo della Bce. Ma non si adatta, e non solo per ragioni costituzionali, alla tradizione bancaria cui Weidmann si sente obbligato” (Startmag Web magazine)

Come spesso accade, ora dipende da come questa strategia viene “vissuta” attraverso decisioni concrete di politica monetaria. Come Bundesbank, abbiamo contribuito con fiducia al processo di revisione con la nostra competenza analitica e le nostre convinzioni. (Il Sole 24 ORE)

Il presidente Jens Weidmann, che guida la banca centrale tedesca dal maggio 2011 si dimette per motivi personali, come precisato in una nota dalla stessa Bundesbank. Questa rimane la mia ferma convinzione personale, così come il grande importanza dell’indipendenza della politica monetaria». (Corriere della Sera)

In questi dieci anni, Weidmann ha interpretato con coerenza una posizione chiara: la disciplina fiscale e le riforme possono essere imposte soltanto dal bastone, mai dalla carota. Nel lungo periodo ha sicuramente ragione Weidmann, la teoria monetaria è dalla sua parte, ma sabbiamo bene che fine siamo destinati a fare tutti nel lungo periodo (Domani)

Come gli altri governatori delle Banche nazionali, Weidmann ha il suo posto assegnato nel Consiglio direttivo della Banca centrale europea, dal quale ha talvolta espresso le sue perplessità sugli stimoli lanciati a più riprese da Francoforte, anche durante la crisi pandemica Il capo della Bundesbank, Jens Weidmann, ha chiesto al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier di dimetterlo dall'incarico a partire dal 31 dicembre di quest'anno. (la Repubblica)

E proprio Weidmann nella lettera alla Buba ha ricordato come «la politica monetaria ha svolto un ruolo significativo di stabilizzazione durante questo periodo. Quella di Weidmann è una decisione inattesa che apre nuovi scenari sul futuro della politica monetaria dell’Eurozona. (La Stampa)