La mattina speciale con Mattarella. Il presidente arriva con l'elicottero poi l'omaggio ai luoghi della strage

La mattina speciale con Mattarella. Il presidente arriva con l'elicottero poi l'omaggio ai luoghi della strage
LA NAZIONE INTERNO

Di Matteo Marzotti CIVITELLA È il giorno di Mattarella. Il piccolo borgo medievale di Civitella si prepara ad accogliere il capo dello Stato che ha scelto il paese, teatro dell’eccidio del 29 giugno del 1944, per le celebrazioni del 25 aprile. Una giornata che per Mattarella si aprirà alle 9 con la deposizione della corona al Milite Ignoto quindi, al termine, il viaggio in elicottero (salvo condizioni meteo avverse) fino allo stadio comunale di Civitella. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri giornali

Civitella Val di Chiana (Arezzo), 25 aprile 2024 – “Mi è rimasto impresso tutto quello che accadde in quei giorni, me lo porto dentro. Fa male ripensare a quei giorni, però credo sia importante e giusto ricordare quello che è successo a Civitella". (LA NAZIONE)

Per Andrea Tavarnesi la visita del capo dello Stato a Civitella è più di un appuntamento istituzionale. Oltre ad essere il primo cittadino, Tavarnesi, è anche originario di Civitella, ma soprattutto tra i soci fondatori dell’associazione Civitella Ricorda. (LA NAZIONE)

Questa mattina - oltre ad una delegazione degli studenti di quarta e quinta elementare che seguirà l’evento dalla piazza - il coro della scuola secondaria intonerà "Fratelli d’Italia" esibendosi insieme alla filarmonica Santa Cecilia di Civitella davanti al presidente Mattarella. (LA NAZIONE)

La strage degli innocenti. Il parroco martire e la piccola Vittoria salva nella soffitta

"Sicuramente è indispensabile la predisposizione di tutte le misure di sicurezza in una occasione come questa che vede il presidente della Repubblica ospite del nostro territorio. Sarà lei ad accogliere in forma strettamente privata il presidente, pochi minuti dopo aver fatto altrettanto con il ministro della difesa, Crosetto. (LA NAZIONE)

Anche adesso guardo la piazza e mi torna in mente cosa vidi quella mattina del 29 giugno del 1944 uscendo dal nostro nascondiglio". A parlare è Giancarlo Caldelli, uno degli ultimi superstiti della strage di Civitella, scampata in quella estate del 1944 alla furia nazista e che pochi giorni dopo riuscì a salvarsi dal rastrellamento dei tedeschi in ritirata. (LA NAZIONE)

Vittoria si divertiva ad accarezzarla con il dito indice, quella linea che girava, sorridendo coi suoi cinque anni. Lo pensò anche il mattino del 29 giugno 1944, distesa in cima al tetto della loro casa, nel centro storico di Civitella, tra le tegole rosse, mentre stringeva quella mano come la cosa più preziosa che le era rimasta. (LA NAZIONE)