Ritorno all'Avana: Recensione

La stagione del loro scontento Una terrazza, luogo deputato di incontri amichevoli, un pomeriggio di sole che diventa una tiepida notte caraibica. In lontananza il mare. Siamo a Cuba e sulla terrazza si sono ritrovati cinque vecchi amici ormai di mezza età, quattro sono rimasti per tutta la loro vita... (MovieSUSHI)

Ne parlano anche altre fonti

L'acclamato regista de La classe ci presenta il suo nuovo film, Ritorno a L'Avana, in arrivo giovedì al cinema dopo gli applausi raccolti al Festival di Venezia: l'amaro ritratto di una generazione costretta a scendere a compromessi con gli ideali della propria gioventù. (Movieplayer.it)

"Questo libro non vuol essere né un atto d'accusa né una confessione. Esso non è che il tentativo di raffigurare una generazione la quale, anche se sfuggì alle granate, venne distrutta dalla guerra." (E. (40secondi.com)

"Ho cercato di rappresentare la parte più intima di Franco, la malinconia, la noia, la solitudine, che in pubblico non faceva mai vedere" ha spiegato il regista di Non escludo il ritorno, film su Franco Califano, Stefano Calvagna (Prima Pagina News )

Valorizzare le eccellenze territoriali e promuovere i saperi locali dei produttori di cibo di qualità, olio e vino e i maestri dell'artigianato artistico delle terre fiorentine in un luogo storico del centro di Firenze. (Prima Pagina News )

Passato nelle Giornate degli Autori all'ultimo Festival di Venezia, arriva domani in sala Ritorno a L'Avana, diretto da Laurent Cantet, Palma d'Oro a Cannes nel 2008 per La classe, a Roma per presentare il nuovo film. (ComingSoon TV)

«Coltivare la terra in forme sostenibili, per nutrire il pianeta con cuore solidale; adottare comportamenti quotidiani basati sulla sobrietà e la salubrità nel consumo del cibo; soprattutto, rendere grazie a Dio e ai fratelli umilmente (da humus) per il dono che ogni giorno riceviamo dalla terra e dal lavoro... (ResegoneOnline)