Caffè, Assoutenti: a Ferrara 1,20 euro, tra i più cari

La Nuova Ferrara ECONOMIA

Il prezzo medio nazionale del caffè è oggi di circa 1,10 euro contro 1,038 euro del 2021, afferma Assoutenti.

Lo denuncia oggi Assoutenti, che ha stilato la mappa ufficiale dei prezzi dell'espresso nelle principali province italiane, secondo la quale la media ferrarese è oltre 1,20 euro.

La mappatura del caffè realizzata da Assoutenti indica che il caffè costa a Trento addirittura il 40,5% in più di Messina, pur essendo il medesimo prodotto e realizzato allo stesso modo

La palma del caro-caffè spetta al Trentino Alto Adige, con i bar di Trento che vendono l'espresso consumato al banco in media a 1,25 euro, 1,24 euro a Bolzano (La Nuova Ferrara)

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Secondo il report di Assoutenti il caro caffè al bar in alcuni casi ha costi anche a due cifre rispetto al 2021. A rivelarlo è Assoutenti (l’associazione no profit che tutela i diritti dei consumatori) per la quale una tazzina di caffè al bar costa anche 1,25 euro. (InvestireOggi.it)

È il 25esimo prezzo più alto in Italia, mentre in Lombardia solo a Brescia si paga un cent in più. A stilare la classifica e tracciare la mappa del caro-caffè è Assoutenti (IL GIORNO)

Come riportato dalla classifica di Assoutenti, il costo di un espresso ha subito dei rincari rispetto all'anno scorso anche del 13% come nel caso di Alessandria. Il prezzo medio nazionale del caffè è oggi di circa 1,10 euro contro 1,038 euro del 2021. (LeccoToday)

Come riportato dalla classifica di Assoutenti, il costo di un espresso ha subito dei rincari rispetto all'anno scorso anche del 13% come nel caso di Alessandria. Il prezzo medio nazionale del caffè è oggi di circa 1,10 euro contro 1,038 euro del 2021. (ParmaToday)

L'espresso più caro si trova nei bar del Trentino Alto Adige (1,25 euro a Trento e 1,24 euro a Bolzano). Palermo è tra le 12 città italiane dove, nonostante i rincari, un caffè continua a essere tra i meno cari del Paese. (PalermoToday)

Il caro bollette, l’aumento delle materie prime alla fonte che non è più una notizia, ma la realtà. «Non per guadagnare di più, ma per coprire le spese». (La Stampa)