Povertà, il governo prova a giustificarsi dopo i dati Istat: “È aumentata poco e soprattutto tra gli stranieri”. Silenzio sui lavoratori indigenti

Il Fatto Quotidiano INTERNO

C’è voluto un giorno e mezzo a Palazzo Chigi per partorire un commento ai dati sulla povertà assoluta nel 2023 diffusi lunedì mattina dall’Istat, che hanno scatenato gli attacchi delle opposizioni e provocato le reazioni preoccupate di sindacati e associazioni. Il contenuto della velina inviata alle agenzie di stampa è uno spericolato esercizio di minimizzazione mirato a dimostrare che “le politiche redistributive e di sostegno attuate dal governo hanno dato i loro frutti”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Come mai resta stabile, nonostante il numero di poveri sia passato da 5 milioni… Sono i dati a dimostrarlo. (la Repubblica)

Summa (Spi Cgil Basilicata): “Allarme povertà, le misure del Governo Meloni hanno fallito. È urgente che il prossimo governo regionale avanzi una proposta di legge che integri l’attuale misura del reddito di inclusione con ulteriore risorse regionali”. (Sassilive.it)

Dimenticatisi della loro promessa inadempiuta sulla povertà "abolita", i grillini hanno attaccano l'esecutivo sui recenti dati Istat. (ilGiornale.it)

Tempo medio di lettura: < 1 minuto L’emergenza riguarda ben 630mila bambini sotto i 15 anni, praticamente un quinto del totale degli assistiti, ai quali vanno aggiunti 356mila anziani sopra i 65 anni. (Luino Notizie)

Il 2023 ha segnato un record per la povertà in Italia. Al Sud l’incidenza più alta, al Nord l’aumento più netto. (Il Fatto Quotidiano)

Siamo il primo Paese in Europa per numero di Neet, cioè di giovani che non studiano né lavorano: investire sulla scuola significa ridurre i poveri del futuro. E soprattutto per investire a monte, cercando di chiudere le «fabbriche della povertà» che sfornano disagio a ciclo continuo. (Corriere della Sera)