Italiani impoveriti da dieci anni di tasse: altro che campioni di risparmio

Liberoquotidiano.it ECONOMIA

Attilio Barbieri 29 gennaio 2023 Altro che campioni di risparmio! Mentre l’inflazione sta intaccando i depositi delle famiglie che in un anno hanno bruciato 19,6 miliardi per far fronte a maxi bollette e caro spesa, la nostra ricchezza netta pro capite misurata in rapporto alla popolazione, è inferiore a quella di tutti i maggiori Paesi industrializzati dell’Occidente, ad eccezione della Spagna. Secondo il rapporto Istat-Bankitalia, dal 2018 la crescita della ricchezza pro capite è stata modesta per le famiglie di Francia, Regno Unito, Germania e Italia e più sostenuta per le famiglie canadesi e statunitensi, grazie alla dinamica favorevole delle attività finanziarie. (Liberoquotidiano.it)

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Alla fine del 2021, la ricchezza delle famiglie italiane è stata pari a 10.422 miliardi di euro: rispetto al 2020 è cresciuta del 3% in termini nominali ma si è leggermente ridotta in rapporto al redditolordo disponibile (da 8,71 a 8,66). (Il NordEst Quotidiano)

1' DI LETTURA Alla fine del 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane, misurata come somma dei attività reali (abitazioni, terreni) e finanziarie (depositi, titoli, azioni) al netto delle passività finanziarie, era pari a 10.422 miliardi, ossia 176 mila euro pro capite. (Livesicilia.it)

Il Reddito alimentare, nato per aiutare le famiglie in povertà assoluta, è una novità nella legge di Bilancio. Pacchi alimentari per le famiglie in povertà assoluta, il Reddito alimentare ha due obiettivi. (InformazioneOggi.it)

Secondo un report pubblicato dall'Istat, alla fine del 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane è risultata pari a 8,6 volte il reddito disponibile, misurato al lordo degli ammortamenti. (idealista.it/news)

Aumenta la ricchezza delle famiglie italiane: a fine 2021 contavano su un tesoretto di 10422 miliardi di euro, in salita del 3% rispetto all’anno precedente in termini nominali, ma leggermente ridotta in rapporto al reddito lordo disponibile (da 8,71 a 8,66). (Wall Street Italia)

Potrebbe sembrare un'espressione abusata negli ultimi tempi, ma le statistiche della Banca d'Italia certificano che, dopo un'uscita positiva dalla crisi pandemica, la spinta propulsiva della crescita si è affievolita a causa dell'inflazione. (ilGiornale.it)