Servizi digitali: domanda per il credito d'imposta

Commercialista Telematico ECONOMIA

Servizi digitali: domanda per il credito d’imposta. Da ieri, 20 ottobre 2020, è possibile presentare la domanda di accesso al credito di imposta del 30% sulle spese sostenute nel 2019 dalle imprese editrici online.

Sono escluse le imprese editrici che beneficiano dei contributi diretti previsti dalle leggi n. 198 del 2016 e n. 70 del 2017.

Possono accedere al credito d’imposta le imprese editrici di quotidiani e periodici con i seguenti requisiti: sede legale nello spazio economico europeo; residenza fiscale in Italia, o anche la presenza di una stabile organizzazione a cui sia riconducibile l’attività commerciale ammessa ai benefici; codice ATECO 58.13 (edizione di quotidiani); 58.14 (edizione di riviste e periodici); iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione (ROC); impiego di almeno un dipendente a tempo indeterminato. (Commercialista Telematico)

Su altre fonti

un contratto per disciplinare la cessione del credito fiscale dal cliente a Fineco, a seguito della maturazione del credito a fronte della verifica dei requisiti previsti dalla normativa;. un servizio di assistenza che offrirà supporto nell’individuazione dei documenti da fornire alla banca per perfezionare la cessione del credito nonché un controllo progressivo sulla documentazione fornita. (ingenio-web.it)

Quando il credito è “inesistente” La circostanza non è di poco conto, in quanto al credito d’imposta “non spettante” si applica l’art. (Ipsoa)

Si tratta, spiega una nota, di un finanziamento immediato per tutte le imprese che operano la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici. Come spiegato in questo articolo ai primi di ottobre erano ancora poche le banche pronte con strumenti finanziari ad hoc. (Qualenergia.it)

Se sei titolare di un conto Bancoposta con internet banking attivo, puoi sfruttare la possibilità di cedere a Poste italiane S.p.A. il credito riguardante le diverse detrazioni di cui puoi fruire per i lavori sulla casa. (InvestireOggi.it)

Cessione del superbonus 110% anche per la moglie incapiente. La possibilità non è per nulla preclusa. incapienti, ossia coloro che non possono godere del superbonus 110% nella forma della detrazione fiscale perché non hanno IRPEF su cui applicare lo sgravio fiscale da pagare oppure perché hanno IRPEF insufficiente rispetto alla detrazione spettante. (InvestireOggi.it)

Per accedere alla proposta è necessario essere titolari di un conto corrente Fineco. Le condizioni dell’offerta. Il controvalore riconosciuto a seguito della cessione del credito viene calcolato in una percentuale sul valore nominale del credito di imposta ceduto, variabile in base al tipo di bonus. (InvestireOggi.it)