Controlli fiscali su acquisti online: più dati nelle mani dell'Agenzia delle Entrate

Money.it ECONOMIA

Queste nuove norme fanno parte delle novità approvate il 18 febbraio 2020 dal Consiglio Europeo a Bruxelles.

Controlli fiscali su acquisti online: più dati nelle mani dell’Agenzia delle Entrate. Anche gli acquisti online finiscono nel mirino del Fisco, come risultato di nuove misure che vanno a modificare la direttiva IVA.

Grazie a queste informazioni, le autorità fiscali possono individuare le imprese fraudolente e controllare i debiti in materia di IVA. (Money.it)

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I controlli del fisco sugli acquisti online renderanno verranno effettuati sulla scorta di un sistema elettronico ideato ad hoc per archiviare i dati dei pagamenti. I controlli del fisco sugli acquisti online seguiranno la scia di questo esodo per cui non mancherà vigilanza per chi, piuttosto che in negozio, compra da Internet. (Proiezioni di Borsa)

L’obiettivo è quello di disciplinare in modo più specifico il commercio online transfrontaliero, dando agli Stati membri dell’Unione Europea gli strumenti per individuare rapidamente le operazioni di frodi fiscali in materia di IVA. (Adnkronos)

Così, assumerà presto anche dimensioni europee il sistema dei controlli dei pagamenti online. In pratica, il super Fisco europeo traccerà tutti i nostri acquisti online. (InvestireOggi.it)

La novità, evidenzia Money.it, entrerà in vigore nel 2024, per recepire una direttiva europea. Sono tanti, infatti, i casi di evasione dell’Imposta sul Valore Aggiunto, tanto da diventare un problema comune a tutti gli Stati dell’Unione. (Tiscali.it)

CONTROLLI SUI DATI DEGLI ACSTI. Questi dati saranno poi messi a disposizione delle autorità fiscali nazionali, come l’Agenzia delle Entrate, che in questo modo potrà effettuare la sua attività di controllo non solo su prelievi e versamenti, ma anche sui dati degli acquisti effettuati tramite e-commerce. (Yahoo Finanza)

In pratica, il super Fisco europeo traccerà tutti i nostri acquisti online. LA NUOVA NORMATIVA. Le nuove norme prevedono un nuovo obbligo: quello di conservare i dati dei pagamenti per almeno tre anni. (Momento Italia)