Una teologia civile per fare gli italiani dopo l'Italia. Partendo da Dante

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Il 15 aprile di ottanta anni fa veniva assassinato Giovanni Gentile. Massimo esponente del neoidealismo, è stato uno dei pochi filosofi a riuscire a trapiantare il suo impianto dottrinario nella prassi politica e legislativa. Innanzitutto, mettendo in piedi la più grande impresa culturale del nostro Novecento, quella riforma della scuola cui rimarrà legato il suo nome e che, astutamente, Mussolini si affretterà a definire «la più fascista delle riforme», nonostante avesse avuto il plauso di ampi settori dell'opinione pubblica e dello stesso Croce. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

(Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

(Adnkronos) – “Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando oggi la mostra ‘Scendere per strada. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Trasformare un evidente errore in una grande opportunità e fare di Città di Castello un'avanguardia nella storicizzazione del buio periodo della guerra civile proprio nell'ottantesimo anniversario della Liberazione. (Saturno Notizie)

È una banalità, ma a volte è necessario sottolinearla, visto che perfino in un momento in cui le istituzioni commemorano la figura di uno dei più grandi italiani vissuti su questo spesso davvero misero pianeta, c’è qualcuno che ancora tiene il freno a mano tirato o che – peggio ancora – non conosce la sua tragica fine. (Il Primato Nazionale)

(Adnkronos) – “Il taglio delle risorse destinate dal Comune di Milano alle Scuole Civiche rappresenta una scelta grave, contraria alla tradizione di una città che ha avuto sempre grandissima attenzione verso la cultura, la formazione artistica e la produzione culturale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Gentile, ministro della Pubblica Istruzione dall'ottobre 1922 al giugno 1924, è passato alla storia anche per aver compiuto nel 1923 la riforma della scuola italiana nota come Riforma Gentile. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo commemorativo dedicato a Giovanni Gentile, nell'80° anniversario della scomparsa. (Il Messaggero Veneto)