LA NOTA - Maresca: "Il pentimento di Francesco Schiavone 'Sandokan' è un segnale formidabile"

Napoli Magazine INTERNO

“Il pentimento di Francesco Schiavone, detto Sandokan, già capo del clan dei Casalesi, è un segnale formidabile. La mafia casalese, che è stata combattuta in maniera molto efficace a partire dagli inizi del 2000, non esiste più. E questo è frutto dei grandissimi risultati della stagione antimafia la cui prima importante fase è culminata con la cattura di Michele Zagaria, all’epoca capo indiscusso del clan e n 2 dei latitanti più ricercati d’Italia, dopo Matteo Messina Danaro, preso nel dicembre 2011 dopo 16 anni di latitanza. (Napoli Magazine)

Ne parlano anche altri giornali

"La notizia del pentimento di Schiavone per me è stata travolgente. Roberto Saviano, grande conoscitore del mondo affaristico e criminale della camorra, che ha raccontato prima di tutto nel celebre romanzo "Gomorra", commenta sui social la notizia del pentimento di Francesco Schiavone, detto Sandokan, ricordando che nel 2010, dopo l'arresto del primo figlio, lo invitò a collaborare con la giustizia. (Il Messaggero Veneto)

«Era l'11 luglio 1998 e dopo otto mesi di indagini scattò l'operazione "Yanez". All'epoca era vicequestore della polizia di Stato in servizio alla Dia, la Direzione investigativa antimafia. Dottor Sellitto, come avvenne la cattura di Francesco Schiavone?«Cercavamo Schiavone dall'inverno precedente e alcune telefonate intercettate, che probabilmente avevamo interpretato male, ci avevano fatto pensare che avesse trovato rifugio in Alta Italia. (Corriere)

Il boss di Casapesenna Michele Zagaria, invece, Sandro Ruotolo. Tutti «colpevoli» di aver raccontato la camorra, gli intrecci con la politica e l'imprenditoria. (Corriere)

E secondo Federico Cafiero de Raho l'avvio della collaborazione con la giustizia del boss Francesco Schiavone è "certamente un evento di grandissima importanza, perché Schiavone è stato il capo del clan dei casalesi, un irriducibile". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A 70 anni, 26 anni dopo la sua cattura in un bunker a Casal di Principe dove era con la moglie Giuseppina Nappa e le figlie, il capo dei Casalesi, Francesco Schiavone, noto con il soprannome di Sandokan, ha iniziato a collaborare con la giustizia. (il Fatto Nisseno)

A far discutere oggi è un post sulla scuola. Francesco Schiavone, noto come "Sandokan", collaborerà con la giustizia. (Repubblica TV)