Perché l'Italia rischia di sbagliare strada con gli incentivi alle auto Euro 6

Qualenergia.it ECONOMIA

Eppure, il caso tedesco dimostra che si può prendere una strada alternativa, quella che punta direttamente alla mobilità elettrica, senza indugiare in incentivi che guardano al passato.

Guardiamo infine ai dati più interessanti che emergono dalle statistiche Unrae di maggio sul mercato auto italiano, che in totale ha fatto un -50% di nuove immatricolazioni in confronto a maggio 2019.

E già lo scorso marzo il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ventilava l’idea di sostenere il mercato auto con incentivi estesi alle vetture tradizionali, tanto da sollevare le critiche dell’associazione italiana che sostiene la mobilità elettrica, Motus-E. (Qualenergia.it)

La notizia riportata su altri media

È questa l’ipotesi per ampliare l’ecobonus auto, con altre agevolazioni: il provvedimento del governo, varato per far fronte alla crisi economica scatenata dal virus Covid-19, deve ora passare dal Parlamento e qui potrebbero essere decisi degli aggiustamenti. (Il Reporter)

Innanzitutto partiamo con il dire che 4.000 euro di contributo sono previsti esclusivamente per chi rottama un’automobile che ha più di 10 anni di età. Il contributo scende a 2.000 euro, qualora si acquistasse una nuova automobile (sempre che rispetti lo standard Euro 6), ma senza rottamare un veicolo vecchio di 10 anni. (ManagementCuE)

Per il 2021, il contributo statale sarebbe fino a mille euro, a condizione che il venditore ne applichi uno doppio, sempre per Euro 6 (con emissioni di CO2 comprese fra i 61 e i 95 grammi a chilometro). (Il Messaggero)

Al momento dell’acquisto scatta un bonus automatico di 2.000 euro messi dallo Stato, più altri 2.000 da parte del concessionario, arrivando così al taglio di 4.000 euro sul prezzo finale. (Automotore.it)

Intanto, sfogliando i faldoni delle proposte depositate emerge un ventaglio di modifiche amplissimo, dalla rottamazione estesa a modelli a benzina e diesel Euro6 allo stop fino al 31 dicembre 2020 del “malus”, l’imposta sui veicoli più inquinanti. (Il Sole 24 ORE)

Ad ogni modo, vi terremo informati sugli sviluppi della vicenda. Il contributo, ad ogni modo, se dovesse essere approvato, scatterà dal primo luglio di quest’anno, fino al 31 dicembre. (InvestireOggi.it)