Il mondo dell’arte piange il grande scultore Giuliano Vangi: a Siena realizzò la lupa in Piazza Postierla

Di Redazione | 27 Marzo 2024 alle 15:20 E’ morto lo scultore Giuliano Vangi: era nato a Barberino di Mugello nel 1931,”da oltre 50 anni aveva scelto Pesaro come sua città d’adozione”, scrive su facebook il vice sindaco Daniele Vimini, definendolo “uno dei più grandi scultori del mondo”. Artista di grande fama, tra le altre ha realizzato la lupa in Piazza Postierla a Siena. “Il suo amore per la città è stato testimoniato in mille occasioni anche nei momenti decisivi della candidatura a Capitale Italiana della Cultura” ricorda Vimini. (RadioSienaTv)

Ne parlano anche altre testate

I funerali di Giuliano Vangi si terranno oggi alle 15 nella cattedrale di Pesaro. Come l’onorevole, nonché artista ed ex sottosegretario al ministero dei beni e delle attività culturali, Carlo Carli, il quale lancia la proposta di un museo intitolato a Vangi. (LA NAZIONE)

FANO L’altro giorno l’ultimo saluto nel duomo di Pesaro a Giuliano Vangi, poco più di due settimane fa invece l’atto di giunta con cui il Comune assume un ruolo preciso nella procedura che dovrebbe portare alla realizzazione del museo dedicato all’artista a palazzo Bracci Pagani. (corriereadriatico.it)

Anche quelli di un semplice bar. Era uno degli artisti più silenziosi e riservati che abbiano mai messo piede a Pietrasanta e in Versilia. (LA NAZIONE)

Luca Conti, Amministratore delegato di E.ON Italia, in occasione dell'inaugurazione del Biodiversity Lab di Giussano, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: (Il Giornale d'Italia)

Martedì scorso, 26 marzo, è scomparso a Pesaro Giuliano Vangi, artista e scultore di fama internazionale che per alcuni anni aveva vissuto anche a Varese. (varesenews.it)

La loro grandezza è stata favorita, potenziata dalla loro maturità. Perché per Vangi, come per Pollini rispetto a Mozart e a Beethoven, si è trattato di reinterpretare la grande scultura di Giovanni Pisano, di Arnolfo di Cambio, di Tino di Camaino, di Jacopo della Quercia, di Donatello, di Michelozzo, di Michelangelo. (ilGiornale.it)