Europee, Schlein: "Il simbolo del Pd senza il mio nome, è una proposta divisiva"

L'Unione Sarda.it INTERNO

Candidata alle elezioni europee sì ma senza il suo nome nel simbolo: lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, nel corso di una diretta Instagram. "Si è parlato - ha spiegato - di inserire il mio nome nel logo elettorale, c'è stata una bella discussione in direzione: ringrazio chi ha fatto quella proposta ma io penso che il miglior contributo che posso dare sia correndo in questa lista a fianco dei candidati. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La L… Inaugurare la campagna elettorale dal Mosso di via Padova a Milano, lì dove la destra fa campagna elettorale «sbandierando la parola sicurezza» è per Cecilia Strada un modo per spiegare cosa vuol dire, per lei, sicurezza: «La sicurezza dei diritti. (La Stampa)

La capolista del Partito Democratico è uno dei nomi indipendenti voluti dalla segretaria Elly Schlein alle Europee. Cecilia Strada porta in dote la sua storia familiare, legata ai genitori, fondatori di Emergency. (TGR Lombardia)

Via la parola 'segretario' meglio 'portavoce'. Non c'è pace al Nazareno. (Secolo d'Italia)

Una lotta per avere «più giustizia sociale» e per «ridurre le disuguaglianze». Con uno sguardo a quanto sta accadendo in questi giorni, tra la censura ad Antonio Scurati e le polemiche intorno al 25 Aprile. (La Repubblica)

L'ex presidente di Emergency, figlia del co-fondatore Gino Strada, ha descritto il cambio di rotta impresso da Elly Schlein al Pd rispetto ai tempi del Memorandum Italia-Libia del 2017: "Quel Pd non era casa mia; il partito oggi chiede una missione europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, non finanzia più gli accordi con la Libia, non ha votato il Patto Ue migrazioni e asilo. (Repubblica TV)

Cecilia Strada ha presentato a Milano la propria candidatura da indipendente per il Partito Democratico alle elezioni europee del 6-9 giugno. L'ex presidente di Emergency, figlia del co-fondatore Gino Strada, ha descritto il cambio di rotta impresso da Elly Schlein al Pd rispetto ai tempi del Memorandum Italia-Libia del 2017: "Quel Pd non era casa mia; il partito oggi chiede una missione europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, non finanzia più gli accordi con la Libia, non ha votato il Patto Ue migrazioni e asilo". (La Stampa)