Strage a Mosca, Zakharova accusa gli Usa: "Una prova di per sé"

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Guerra e propaganda. Si torna sempre in Russia, dove in seguito all'attentato alla Crocus City Hall di Mosca dello scorso venerdì abbiamo assistito al florilegio di accuse mosse dal Cremlino in giù contro Ucraina, Stati Uniti e Gran Bretagna, considerate le "mani" dietro alla strage costata la vita a 140 persone. Il tutto in barba alla doppia rivendicazione piovuta dall'Isis-k. Indicazioni circa la presunta responsabilità dell'Occidente sono arrivate da tutti i principali media, in sostanza anche da Vladimir Putin sin dal suo primo discorso il giorno successivo all'attacco, dunque dal direttore del Fsb e da Nikolai Patrushev, il più fidato dei fidati dello Zar. (Liberoquotidiano.it)