Ilaria Salis: "Sono caduta in un pozzo, ma non ho dubbi sulla parte giusta della storia"

TGR Lombardia INTERNO

"Sono caduta in un pozzo profondissimo, mi chiedo se ci sia uscita. Ma non ho dubbi su quale sia la parte giusta della storia". È un brano di una lettera di Ilaria Salis dal carcere, diffusa ieri sera dal Tg3. L'attivista antifascista italiana ha raccontato nel suo diario di prigionia il secondo mese nel carcere di massima sicurezza di Budapest. "I mesi sono lunghi e accade che la bolla si trasformi in un buco nero che ti risucchia", si legge nella missiva. (TGR Lombardia)

Ne parlano anche altre testate

«Dopo tutto quello che è successo in Italia, dopo quanto si sono esposte, sarebbe imbarazzante per le istituzioni italiane se domani venissero negati i domiciliari a mia figlia». Lo ha detto Roberto Salis, dopo aver incontrato in carcere sua figlia Ilaria, la maestra di origine sarda detenuta a Budapest da oltre un anno con l'accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. (L'Unione Sarda.it)

“Dopo tutto quello che è successo in Italia, dopo quanto si sono esposte, sarebbe imbarazzante per le istituzioni italiane se domani venissero negati i domiciliari a mia figlia». Dopo la visita alla figlia, Roberto Salis si è recato all'ambasciata italiana per un incontro con l'ambasciatore Manuel Jacoangeli. (IL GIORNO)

La donna è in cella da 13 mesi, con l'accusa di aver aggredito e pestato a sangue due militanti neonazisti. L'avvocato della Salis, Gyorgy Magyar, ha spiegato la linea difensiva che porterà nell'aula di Budapest: "Abbiamo già presentato alla Corte un'ampia documentazione per la richiesta dei domiciliari a Ilaria Salis. (Liberoquotidiano.it)

Il padre, dopo la visita, ha incontrato l'ambasciatore italiano a Budapest, Manuel Jacoangeli, e raccontato che la figlia "è fiduciosa e speranzosa per domani". (TGR Lombardia)

«Io e Ilaria ci conosciamo da un po’ più di quindici anni» ci racconta Lorenzo, amico di lunga data e collega di Ilaria Salis, la giovane italiana che da circa un anno si trova in un carcere di massima sicurezza in Ungheria, in detenzione preventiva, per un reato politico per cui si dichiara innocente. (Famiglia Cristiana)

Il giudice del Tribunale di Budapest oggi, 28 marzo, deciderà se accogliere la richiesta degli arresti domiciliari per Ilaria Salis. (Fanpage.it)