(H)Open Week: a Saronno in programma due incontri sulla salute e sulla cura della donna

Il Saronno SALUTE

Eventi SARONNO – In occasione della Giornata nazionale della salute della donna che ricorre oggi, lunedì 22 aprile, Asst Valle Olona propone una serie iniziative e appuntamenti in programma dal 18 al 24 aprile per promuove l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile, in concomitanza con la nona edizione dell’(H)Open Week promossa da Fondazione Onda. Alcuni di questi appuntamenti, proposti con la collaborazione di Caos, Lilt e Saronno Point, saranno ospitati proprio dalla città di Saronno, come il “Caffè Onco – La psicanalisi intervista la medicina”, evento che si terrà in Sala Nevera (viale Santuario, 2) stasera, lunedì 22 aprile, dalle 20.30 alle 22.15. (Il Saronno)

Su altre fonti

Il ministro celebra la Giornata della Salute della Donna. Appello a rafforzare gli screening, sia sul fronte degli inviti delle Regioni che sensibilizzando le donne sull’importanza di aderire. Rinnovato l’impegno sulla sanità di prossimità, “affinché ogni donna, ovunque si trovi, possa ricevere le risposte adeguate”. (Quotidiano Sanità)

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La risposta a tutte queste domande ha solo un nome: microcredito. Vediamo insieme di che cosa si tratta nei dettagli. (Roba da Donne)

Marcello Cattani, presidente di Farmindustria: “Una ricerca che va sempre avanti e punta a rafforzare i risultati già ottenuti. Perché la salute della donna è una responsabilità di tutti” (Impresa Italiana)

Oggi dobbiamo avere strumenti più moderni per ricordare gli screening, non solo lettere per posta ma anche gli sms, in accordo con le Regioni, per insistere un po’ di più. Abbiamo una sanità che ha diverse velocità nella prevenzione, dopo il Covid c’è stato un incremento importante delle adesioni agli screening con le purtroppo solite differenze inaccettabili tra Nord, Centro e Sud. (Adnkronos)

Questo fenomeno, spesso definito cecità di genere, parte dall’assunzione, sbagliata, che maschi e femmine siano simili rispetto alle malattie. Rappresentano poco più della metà della popolazione, ma questo non impedisce che le donne siano cronicamente sottorappresentate negli studi clinici che studiano l’effetto dei farmaci e altri trattamenti sanitari. (Io Donna)