Saudi Aramco: a $25.6 miliardi è l'IPO più grande della storia

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Il valore è comunque molto al di sotto dei 2 mila miliardi previsti inizialmente dal principe Mohammed bin Salman.

L’IPO di Aramco supera quella di Alibaba. La valutazione di mercato di Aramco, così, si attesta a 1.700 miliardi, molto al di sopra di Apple che fino ad oggi era la società quotata più grande.

Investire nella compagnia saudita è comunque una scommessa sui prezzi del petrolio e sulla crescita della domanda di crude. (Money.it)

La notizia riportata su altri media

Obiettivo: far salire i prezzi del petrolio, a beneficio di Saudi Aramco e, dunque, a beneficio delle finanze pubbliche della corona. Per fare in modo di garantire il massimo successo dell'operazione, il principe bin Salman & Co. (Finanza.com)

PERCHÉ​ ARAMCO È COSÌ IMPORTANTE? Visto che al momento non e' prevista una quotazione sui mercati esteri, il principe ereditario si affidera' principalmente ai miliardari sauditi per sostenere l'offerta. (Yahoo Notizie)

Per la tranche riservata agli investitori retail la sottoscrizione si era chiusa la scorsa settimana a quota 10,2 miliardi di dollari. I SAUDITI PUNTAVANO A 2 MILA MILIARDI. Il risultato finale è comunque diverso rispetto agli obiettivi che originariamente Aramco aveva prefissato. (Lettera43)

Inoltre, a questa cifra record si aggiunge anche quella stellare della valutazione di mercato, che si attesta oltre i 1.700 miliardi di dollari. Il colosso petrolifero saudita Saudi Aramco punta a raccogliere fino a 25,6 miliardi di dollari, per l’1,5% delle azioni messe sul mercato. (Wired.it)

Gli analisti spiegano che la dimensione senza precedenti della quotazione di Aramco rende più difficile valutare il livello della domanda. L’Ipo destinata a battere Alibaba, ha mantenuto le promesse: la domanda degli istituzionali è stata tripla rispetto all’offerta. (FIRSTonline)

Ma l’Ipo è stata posticipata già due volte a motivo di qualche preoccupazione circa la valutazione, l’informativa finanziaria e rischi legati alla sicurezza. Articolo di Sergei Klebnikov, tratto da Forbes. (Forbes Italia)