Gb accusa la Cina per cyberattacco, 'è minaccia epocale'

Alto Adige ESTERI

LONDRA La Cina rappresenta "la più grande sfida alla sicurezza nazionale britannica a livello di Stato": lo ha detto oggi il premier del Regno Unito, Rishi Sunak, commentando l'accusa rivolta a Pechino di essere dietro un cyber attacco portato a suo tempo contro il database della Commissione elettorale nazionale dell'isola e suggellata poi in una dichiarazione al Parlamento dal vicepremier Oliver Dowden. (Alto Adige)

Su altri giornali

Washington e Londra hanno imposto sanzioni a persone ed entità ritenute coinvolte. Un gruppo di hacker cinesi è stato accusato da Regno Unito, Stati Uniti e Nuova Zelanda di aver lanciato una vasta campagna di cyberspionaggio contro siti governativi ed email personali di deputati, accademici e giornalisti che si erano dimostrati critici nei confronti di Pechino (La Stampa)

La Gran Bretagna alza le barriere informatiche per scongiurare le incursioni della Cina. Il premier Rishi Sunak definisce Pechino la più grande sfida alla sicurezza nazionale britannica a livello di Stato”. (Il Fatto Quotidiano)

Reuters (Avvenire)

Negli ultimi giorni i funzionari dei due paesi hanno accusato Pechino di essere responsabile di una massiccia campagna di cyberspionaggio che, negli ultimi 10 anni, ha colpito milioni di persone - tra cui accademici, giornalisti e legislatori -. (WIRED Italia)

LONDRA – Stati Uniti e Regno Unito accusano la Cina di condurre da anni una campagna di attacchi cibernetici, mettendo nel mirino politici, giornalisti e dirigenti d’azienda. (la Repubblica)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE DA PECHINO Quaranta milioni di nomi e indirizzi di cittadini britannici rubati da hacker (di Stato) cinesi; malware piazzati nei sistemi di difesa, nelle reti elettriche e in altre infrastrutture civili degli Stati Uniti, sempre da parte di pirati cinesi che operano nel cyberspazio. (Corriere della Sera)