Sostanze dopanti, traffico tra San Marino e l'Italia: 3 arresti

Sostanze dopanti, traffico tra San Marino e l'Italia: 3 arresti
AltaRimini INTERNO

Le materie prime provenienti dalla Cina, giungevano in Italia attraverso la Germania. Il prodotto finale veniva trasferito in un magazzino di San Marino Associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente, importazione dall’estero di sostanze dannose per la salute pubblica, ed autoriciclaggio. Sono queste le accuse che hanno portato in carcere tre persone mentre per altre otto è scattato l’obbligo di presentarsi ala polizia giudiziaria (AltaRimini)

Su altri giornali

Le materie prime, principalmente steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressizzanti e prodotti per la disfunzione erettile, provenienti dalla Cina, giungevano in Italia attraverso la Germania, sotto forma di polveri, per poi essere assemblate in laboratori clandestini Arrestati professionisti del fitness per traffico di sostanze dopanti. (Dire)

Nel corso delle operazioni i militari hanno proceduto all’arresto di 2 persone colte nella flagranza del reato, una per detenzione ai fini di spaccio di tipo marijuana, l’altra per possesso di anabolizzanti. (La Nuova Sardegna)

Le misure applicate sono nei confronti di persone indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche a effetto stupefacente (in larga parte nandrolone). (Il Fatto Quotidiano)

Blitz antidoping in Sardegna, stroncato un traffico di anabolizzanti

22 persone indagate in concorso per il commercio illecito e la somministrazione di anabolizzanti e di farmaci ad azione stupefacente per un valore d’affari di circa 80mila euro. (L'Unione Sarda.it)

Un vasto traffico di sostanze dopanti tra Cina e Italia, con triangolazioni nella Repubblica di San Marino, è stato scoperto dai Nas che hanno eseguito 11 misure cautelari disposte dal gip del... (Virgilio)

ROMA (ITALPRESS) – I militari del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura di Rimini, hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali: 3 custodie cautelari in carcere e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria (La Nuova Sardegna)