Coronavirus, Bce: Massima flessibilità Pepp, no quote massime

LaPresse ECONOMIA

Coronavirus, Bce: Massima flessibilità Pepp, no quote massime. di fct. Milano, 26 mar.

(LaPresse) - Il pandemic emergency purchase programme (Peep) della Bce "richiede un elevato grado di flessibilità nella sua pianificazione e attuazione" rispetto al quantitative easing fino ad oggi in vigore, così come sono diversi gli "obiettivi di politica monetaria".

Questa quota era inizialmente del 33% ed è stata estesa a marzo del 2016.

"Per garantire l'efficacia della presente decisione, il consolidamento di quote di cui all'articolo 5 della decisione (Ue) 2020/188 della Banca centrale europea (Bce/2020/9) non dovrebbe applicarsi alle quote ai fini del Pepp", si legge ancora nel documento. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altri media

Si tratta del Programma per l’emergenza pandemica avviato dalla Bce. Coronavirus, la Bce avvia il Programma da 750 miliardi per l’emergenza pandemica (Pandemic Emergency Purchase Programme, PEPP). (News Mondo)

È ora necessario un sostegno tempestivo e mirato alla sanità, così come alle imprese e alle famiglie colpite, per contenere la diffusione del coronavirus, a tutela della salute pubblica, e attenuarne l'impatto economico". (LaPresse)

La Bce si aspetta che le banche «continuino a finanziare le famiglie, le piccole imprese e le grandi aziende». Tale rinnovato consiglio «non cancella retroattivamente i dividendi già pagati da alcune banche in relazione all'esercizio 2019», segnalano da Francoforte. (La Stampa)

La situazione e’ in evoluzione giorno dopo giorno ed e’ pertanto molto difficile stimare quanto dureranno le perturbazioni alla produzione e al commercio, e quale sara’ la risposta dei consumatori di tutto il mondo all’incertezza che da cio’ deriva”. (Vivi Enna)

"Per rafforzare la capacita' delle banche di assorbire perdite e sostenere l'erogazione del credito alle famiglie, alle Pmi e alle aziende durante la pandemia del coronavirus - spiega la Bce - i dividendi per gli anni finanziari 2019 e 2020 non dovrebbero essere pagati almeno fino al 1 ottobre 2020. (Il Sole 24 ORE)

L’evolvere dell’epidemia di Covid-19 sta peggiorando le prospettive per l’economia mondiale contenute nelle proiezioni macroeconomiche di marzo 2020 formulate dagli esperti della Bce. Francoforte evidenzia che l’epidemia ha colpito l’economia mondiale proprio mentre si iniziavano a cogliere i primi segni di una stabilizzazione. (Kongnews)