Petrolio, i prezzi si calmano dopo la fiammata in seguito all’escalation in Medio Oriente. Ecco perché

Milano Finanza ECONOMIA

Il Brent tocca un massimo a 90,75 dollari al barile in seguito all’attacco israeliano in Iran (terzo produttore di petrolio dell'Opec), poi torna a 87 dollari. Gli esperti temono che i rischi di approvvigionamento possano diventare una realtà (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Borsa: clima nervoso su tensioni in Medio Oriente, ma Milano recupera e chiude a +0,11% (Il Sole 24 ORE)

Quanto accaduto questa notte tra Israele e Iran non ha condizionato le quotazioni del petrolio. O meglio, dopo un iniziale balzo fino a circa 90 dollari al barile, il Brent è scivolato in territorio negativo in termini di performance e oggi perde circa un punto percentuale a 86 dollari. (Investire.biz)

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I listini europei chiudono poco lontano dalla parità, nonostante la giornata sia stata molto mossa (così come la settimana che termina oggi) a causa dell’alta tensione in Medio Oriente tra Iran e Israele. (FIRSTonline)

L’Iran per ora non sta pianificando una risposta al raid di Israele e le Borse europee limitano i danni rispetto al rosso intenso dell’Asia. Piazza Affari sotto la parità, ma le utility la tengono a galla (FIRSTonline)

anche se probabilmente ci potranno essere rallentamenti di circa 5 minuti sul tratto Bagnoli-Torregaveta. La Cumana riparte. (La Città Flegrea)