I preordini di Tesla Cybertruck raggiungono il mezzo milione

InvestireOggi.it ECONOMIA

Quei due pick up elettrici avranno tra 500 e 800 km di autonomia e saranno dotati di propulsori a doppio e tri motore.

Dopo la presentazione, Tesla ha iniziato a prendere preordini per il pick up con un deposito di $ 100 per prenotazione.

I preordini di Tesla Cybertruck hanno raggiunto oltre mezzo milione dalla presentazione dello scorso anno, secondo un conteggio non ufficiale aggiornato dai titolari di prenotazioni. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altre fonti

La fornitura da parte di CATL porterebbe l’azienda di Elon Musk all’implementazione di nuove batterie LFP ( batterie al litio-ferro- fosfato) , sostituendo dunque quelle costituite da nichel- cobalto- alluminio (NCA). (Tom's Hardware Italia)

Tesla sta lavorando sodo su un punto specifico del proprio progetto di auto elettrica, nell’auspicio di poter scavare su questo fronte un gap profondo (e a lungo incolmabile) rispetto alla concorrenza: batterie e autonomia dell’auto. (Newstreet)

Il valore complessivo dell'operazione, secondo quanto riportato dal comunicato ufficiale, è di 2.31 miliardi di dollari. La scorsa settimana vi avevamo fatto sapere che Tesla avrebbe messo a disposizione degli investitori nuove azioni per attuare una ricapitalizzazione, per un valore complessivo vicino ai 2 miliardi di dollari. (DMove.it)

Nel frattempo Catl già vende queste batterie alla connazionale Baic, che le usa per produrre la berlina ibrida plug-in EU5. NIENTE COBALTO — Oggi la maggior parte dei produttori di auto elettriche usano batterie nichel-cobalto-alluminio o nichel-manganese-cobalto. (La Gazzetta dello Sport)

Durate la conference call a seguito dell'annuncio dei risultati finanziari del Q4 di Tesla, Elon Musk ha fatto intendere che ormai era giunto il momento per aggiornare l'autonomia di Model S e X realizzando magari un nuovo pacco di batterie. (DMove.it)

Il gruppo di Elon Musk, secondo fonti Reuters, sarebbe in trattative avanzate con la cinese CATL per rifornire la gigafactory di Shanghai con batterie “cobalt free”. Tesla già da tempo sta lavorando per ridurre il contenuto di cobalto nelle batterie delle sue auto elettriche: nel 2018 la società californiana affermava di aver più che dimezzato l’impiego di questo metallo rispetto a quanto ne utilizzava nei primi modelli messi sul mercato e di puntare ad impiegarne «quasi nulla». (Il Sole 24 ORE)