"Alitalia, prestito illegale. Restituire 400 milioni"

ilGiornale.it ECONOMIA

La Commissione europea ha annunciato ieri che i 400 milioni del prestito ponte concesso dal governo italiano ad Alitalia nel 2019 costituiscono aiuti di Stato illegali e vanno quindi restituiti al Tesoro, maggiorati egli interessi. La decisione era «attesa e ampiamente prevista» dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che sottolinea: «L’esclusione di Ita dalle richieste di restituzione del prestito ponte dimostra che siamo nel giusto»; un fatto che ribadisce cioè la non-continuità tra Alitalia Sai, oggi in liquidazione, e la compagnia statale nata dalle sue ceneri. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Commissione Ue: "Illegale prestito di 400 mln del 2019 per Alitalia" 27 marzo 2023 (Il Sole 24 ORE)

Il prestito era stato elargito ad Alitalia che però non esiste più. Come i 900 milioni stanziati nel 2017-2018, anche questa tranche deve essere restituita con gli interessi. In tutto sono più di 1,5 miliardi (FIRSTonline)

Lo ha spiegato la portavoce Arianna Podestà nel briefing di ieri. Lo stato avrà quindi il compito di recuperarlo, per quanto possibile, insinuandosi al passivo della compagnia aerea, oramai in amministrazione straordinaria. (Economy Magazine)

«Si tratta di un mero pro forma, perché anche questa somma non sarà recuperata dal governo italiano, - commenta Andrea Giuricin, professore di economia dei trasporti all'Università Bicocca di Milano - come già i 900 milioni del 2017 o i 300 milioni del governo Prodi. (Il Sole 24 ORE)

La saga di Alitalia si arricchisce di un nuovo capitolo. Un capitolo che rischia di suonare come una beffa per le casse statali. (Sky Tg24 )

Alitalia SAI tuttavia non ha un euro, dunque non restituirà nulla. Quella che vedete volare oggi con ancora qualche aereo in livrea Alitalia è una società diversa, che si chiama ITA e nel 2021 ha preso il posto di Alitalia SAI, che a sua volta nel 2015, ai tempi del governo Renzi, aveva preso il posto della defunta Alitalia CAI di Colaninno e dei suoi capitani coraggiosi benedetti dal governo Berlusconi, che nel 2008 aveva affossato la vendita di Alitalia al pollo Air France e aveva fatto prendere ad Alitalia CAI il posto della defunta Alitalia LAI, quella “originale”. (GLI STATI GENERALI)