Qualche dato sugli studenti per i ministri Salvini e Valditara

articolo21 INTERNO

Recentemente il ministro Salvini ha dichiarato che sarebbe utile introdurre un tetto del 20% agli alunni stranieri in aula riprendendo il più vago ministro Valditara che aveva parlato solamente della maggioranza degli studenti. Ciò che verrebbe naturale da chiedersi in questo momento è come sia possibile che un ministro, anzi due, avanzi una proposta tanto razzista e xenofoba con così tanta tranquillità e nonchalance. (articolo21)

Ne parlano anche altre fonti

A Sesto il 21% degli alunni delle primarie è di origine straniera, quindi già oltre realtà immaginata dal Ministro dell’Istruzione Valditara che prevede un tetto massimo del 20% di bambini non italiani nelle classi. (LA NAZIONE)

Poche righe sulle quali la sinistra ha sollevato un polverone, non tanto per i contenuti ma piuttosto per la grammatica, per come il ministro dell'Istruzione avesse riportato il suo pensiero. (Liberoquotidiano.it)

c'è un problema grave che temo lei trascuri cioè l'altissima dispersione scolastica che colpisce gli studenti immigrati: 30,1% contro il 9,8% degli studenti italiani. Lei trascura anche il fatto che le competenze in italiano degli studenti stranieri sono inferiori del 22% rispetto a quelle degli studenti italiani. (L'HuffPost)

dati più aggiornati Secondo i (Pagella Politica)

E lo fa dopo la proposta di Valditara, fatta insieme a Matteo Salvini, di tornare a proporre un tetto per gli alunni stranieri presenti in ogni classe. (Vita)

Il sindacato Le Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani, nato nel 1944, che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale, in una nota indirizzata al ministro dell’istruzione Valditara scrive: “In un Paese in cui vivono 5 milioni di cittadini stranieri regolari e oltre un milione di bambini con genitori di origine straniera, italiani di fatto ma non di diritto che negli ultimi anni hanno frequentato le scuole italiane, in percentuale alla popolazione scolastica, per 11,3%, pare che la preoccupazione maggiore del governo e del Ministro della Scuola, sia quella di ritornare alle classi differenziate. (Tecnica della Scuola)