Sale il peso delle coop nei prodotti Dop e Igp

Avvenire ECONOMIA

Coop sempre più coop. Soprattutto nell'agroalimentare. Tanto che se non vi fosse il contributo della cooperazione agricola, molti dei primati dell'Italia delle bontà non sarebbero tali. A dirlo sono alcuni numeri messi in fila in occasione della diffusione dei dati di sintesi del giro d'affari delle… (Avvenire)

Ne parlano anche altri media

Se nel settore vitivinicolo, la produzione enoica da parte delle cantine cooperative, nonostante realtà radicate nei territori da decenni, si stanno facendo largo negli ultimi anni nel mercato dei prodotti di qualità, anche all’estero, con riconoscimenti importanti e consumi in crescita, nel mondo… (WineNews)

Il comparto delle IG italiane, secondo il Rapporto Ismea-Qualivita 2018, esprime i risultati più alti di sempre sui valori produttivi e, per la prima volta, supera i 15,2 miliardi di euro di valore alla produzione per un contributo del 18% al valore economico complessivo del settore agroalimentare nazionale... (DM - Distribuzione Moderna)

Sono solo alcuni degli 82 prodotti alimentari piemontesi a «denominazione d’origine»: hanno ottenuto dall’Ue i marchi che ne garantiscono l’autenticità, li tutelano dalle contraffazioni, ne… (La Stampa)

Si consolida la produzione made in cooperative dei prodotti a denominazione. (Corriere Ortofrutticolo)

Ma la risoluzione Onu sul cibo “salva” il made in Italy (La Stampa)

La top ten delle Dop in cui il peso della cooperazione è superiore al 70%: Mela Val di Non Dop, Mela Alto Adige Igp, Parmigiano Reggiano Dop, Grana Padano Dop, Pera dell’Emilia Romagna Igp, Asiago Dop; Teroldego Rotaliano, Soave, Lambrusco, Sangiovese tra i vini (Mark Up)