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l'Automobile - ACI ECONOMIA

Un calo a doppia cifra coinvolge anche il noleggio a lungo termine che sale in novembre al 18,6% di rappresentatività, rispetto al 17,5% degli 11 mesi.

Quest'ultima, nella sua versione a batteria, risulta l'elettrica più venduta d'Italia, tanto a novembre (946 unità) quanto nel cumulato (9.866 auto)

Complice il perdurare della crisi dei semiconduttori e l’esaurimento degli incentivi statali per tutte le fasce di emissioni, a novembre il mercato automobilistico italiano è andato incontro all’ennesima prestazione negativa. (l'Automobile - ACI)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il volume complessivo delle vendite mensili è stato di 394.860 e ha interessato per il 26,4% vetture nuove e per il 73,54% auto usate. In quegli anni l’intervento pubblico, sfociato nel 1933 nella creazione dell’IRI, salvò dal dissesto numerose imprese in quel periodo di crisi mondiale[5] (La Notizia.net)

Le vendite a società hanno chiuso a -16,8% nel mese (-55,2% su novembre 2019) mentre nel progressivo da inizio anno l’incremento è del +7,5% (q.d.m. (PPN - Prima Pagina News)

Il volume globale delle vendite mensili, pari a 394.860, ha interessato per il 26,46% vetture nuove e per il 73,54% vetture usate. Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 30.11. (ilMetropolitano.it)

Oltre alla questione dei microchip, vi sono tuttavia anche altri aspetti che condizionano pesantemente il mercato delle auto. L’incognita elettrico. Un altro elemento di debolezza per il mercato dell’auto è il disorientamento dei consumatori che si sta determinando in relazione alle campagne per sostenere la transizione all’elettrico. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Da notare che il 73% delle Fiat Panda vendute in Italia sono Panda Hybrid, la variante con sistema mild hybrid della segmento A del marchio italiano. Da segnalare anche le 33 mila unità vendute della Jeep Renegade e le 31 mila unità della Toyota Yaris. (Alfa Virtual Club)

“Un’altra batosta per il mercato italiano dell’auto” commenta il Centro Studi Promotor che prevede per l’anno 1.460.000 immatricolazioni, “livello veramente infimo, se si considera che per la regolare sostituzione del parco circolante italiano occorrono 2.000.000 di immatricolazioni all’anno” Da inizio anno le immatricolazioni del gruppo sono 518.025, in crescita del 6,3% sullo stesso periodo dell’anno scorso, con una quota del 37,8% a fronte del 38,6%. (la voce d'italia)