Lavoro: Istat, +6,1% occupati e disoccupazione a 9,6% nel 2021

LaPresse ECONOMIA

L’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro, con un incremento nel 2021 (9,6%) e una riduzione nel 2022 (9,3%).

Lo riferisce l’istituto di statistica nelle Prospettive per l’economia italiana nel 2021-2022

Milano, 3 dic.

(LaPresse) – L’Istat rileva che l’evoluzione dell’occupazione, misurata in termini di Ula (unità lavorative per anno), seguirà il miglioramento dell’attività economica con un aumento più accentuato nell’anno corrente (+6,1%) rispetto al 2022 (+4,1%). (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

"Nel mese di ottobre prosegue la crescita dell'occupazione osservata a settembre, con un aumento in due mesi di oltre 140 mila occupati; rispetto a gennaio 2021, l'incremento supera i 600 mila occupati ed è dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente. (Milano Finanza)

A crescere, infatti, sono le persone in cerca di lavoro, mentre calano gli inattivi. Dalle rilevazione Istat, quindi, emerge come il dato sia legato al calo degli inattivi: sono 79mila in meno rispetto a settembre e 425mila in meno su ottobre 2020. (La Stampa)

Lo certifica Istat secondo cui a ottobre l’occupazione è cresciuta in Italia di 35mila unità rispetto a settembre ma l’incremento riguarda solo gli uomini (+36mila). «Nel mese di ottobre - ha spiegato l’Istat - prosegue la crescita dell’occupazione osservata a settembre, con un aumento in due mesi di oltre 140 mila occupati; rispetto a gennaio 2021. (Corriere della Sera)

A ottobre l'occupazione cresce di 35mila unità nel complesso su settembre ma l'aumento riguarda solo gli uomini (+36mila). In pratica il tasso di disoccupazione su base tendenziale è diminuito di 0,9 punti per gli uomini e di 0,3 punti per le donne (rpt 0,9 punti per gli uomini e di 0,3 punti per le donne) (Il Messaggero)

In pratica il tasso di disoccupazione su base tendenziale è diminuito di 0,3 punti per gli uomini ed è rimasto invariato per le donne. I dati di ottobre confermano altri trend emersi in questi ormai quasi due anni di pandemia. (Avvenire.it)

Nello specifico, i posti di lavoro sono cresciuti di 35mila unità (+0,2%) e 36mila dei nuovi occupati sono uomini. La componente femminile, invece, è rimasta sostanzialmente stabile. (TIMgate)