Tasse: la circolare dell'Agenzia delle Entrate

Lega Nerd ECONOMIA

Le istruzioni per i contribuenti che vogliono beneficiare della tregua fiscale 2023 arrivano con una circolare dell'Agenzia delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate tramite la circolare “omnibus” descrive tutte le possibilità e modalità per sfruttare le agevolazioni mirate a imprese e famiglie in difficoltà. Il documento contiene indicazioni sulla regolarizzazione delle irregolarità di imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2022. (Lega Nerd)

La notizia riportata su altri giornali

Nonostante l’apertura espressa dall’Agenzia delle Entrate in merito alla possibilità, per i soggetti che avevano in corso al 01/01/2023 delle dilazioni degli avvisi di irregolarità di importo fino a 5.000, di estendere tali piani di rateizzo fino al nuovo limite di 20 rate, non si ritiene che tale chance possa spettare anche a coloro che, in passato, avevano optato per un numero di rate inferiore all’allora massimo consentito. (Fiscal Focus)

Regolarizzazione delle irregolarità formali La circolare n. 2/2023 del 27 gennaio 2023 dell’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni per beneficiare della tregua fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2023. (La Legge per Tutti)

ROMA – Nell’approfondire le norme di natura fiscale contenute nella Legge di Bilancio per il 2023, la legge 197 del 29 dicembre 2022, abbiamo già parlato, dalla pagine di questo Quotidiano, delle definizioni agevolate riguardanti le cartelle di pagamento, gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate, le violazioni di natura formale e gli avvisi di irregolarità (36 bis e 54 bis). (Quotidiano di Sicilia)

L’Agenzia delle Entrate ha fornito nuove delucidazioni su alcuni argomenti rimasti irrisolti:. -La definizione agevolata dei carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. (BlowingPost)

La tardiva od omessa comunicazione all’Enea dei dati sugli interventi di riqualificazione energetica non rientra tra le ipotesi di violazioni formali regolarizzabili, in quanto si tratta di uno dei documenti necessari per poter beneficiare della detrazione spettante per quei lavori; le relative infrazioni hanno come effetto non l’irrogazione di una sanzione, ma il mancato accesso a un regime agevolato e possono essere sanate con lo strumento della remissione in bonis. (FiscoOggi)

, in caso di ricorso pendente in primo grado, per il quale il contribuente si sia costituito in giudizio alla data del 1° gennaio 2023, ma non abbia ancora ottenuto, alla stessa data, una decisione giurisdizionale non cautelare; 40% , nell’ipotesi in cui l’Agenzia delle entrate sia risultata soccombente nella pronuncia di primo grado; 100% , qualora, alla data del 1° gennaio 2023, il ricorso in primo grado sia stato notificato all’Agenzia delle entrate, ma non ancora depositato in Corte di giustizia tributaria provinciale; (Euroconference NEWS)