Vinitaly, Lollobrigida: su dealcolato pronti a dialogo. Apertura nuovi mercati potrebbe danneggiare quelli esistenti fatti di eccellenze. VIDEOINTERVISTA

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Agricolae.eu ECONOMIA

“In merito al vino dealcolato ho una certezza, ossia che sul vino tradizionale siamo una eccellenza. Inoltre all’apertura di nuovi mercati non è detto che non corrisponda la chiusura di altri e su questo c’è un confronto. Infine, se il vino da cinquemila anni è frutto della natura, del lavoro dell’uomo e della scienza, che pone l’alcol come stabilizzatore di questo elemento, perché dover chiamare vino un qualcosa che è fatto diversamente ed è sofisticata. (Agricolae.eu)

Ne parlano anche altri media

Un bilancio positivo, ma anche un Vinitaly che guarda sempre di più al business, all'estero, e ai giovani e anche, in futuro, a uno spazio dedicato a un trend in ascesa: i prodotti no e low alcol. (Gambero Rosso)

Rientriamo da Verona con un’idea ben chiara: è finita l’epoca della feroce contrapposizione tra vino naturale e convenzionale. E ne è nata una nuova: la spaccatura tra vino tradizionale e dealcolato. Mai come in quest’edizione del Vinitaly si è avuta la netta percezione che il nemico fosse esterno al mondo del vino, una minaccia dai contorni ancora poco definiti. (Gambero Rosso)

A cominciare dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che nel corso del Vinitaly che si è appena concluso ha detto: "Facciamo le bevande dealcolate ma non chiamiamole vino. (Tiscali)

Verona. Al Vinitaly 2024, che si è chiuso ieri, il tema della dealcolazione del vino, per la messa in commercio di prodotti che piacciono soprattutto ai mercati del Nord Europa, è stato tra i più trattati. (La Provincia Pavese)

Ministro Lollobrigida, glie lo si chiede per cortesia ora: la smetta di parlare di vino dealcolato. O meglio, smetta di parlarne come fosse un demonio, una cosa sbagliata, una mostruosità. (Dissapore)

Fenomeno de-alcolati, bevande zuccherine da non chiamare vino. Il mercato li apprezza e in Trentino ci sono avanguardie interessanti (il Dolomiti)