F1: Stroll entra in Aston Martin e la porta in Racing Point

Motorsport.com Italia ECONOMIA

Lawrence Stroll non si vuole limitare a gestire il team che ha comprato per far correre il figlio Lance.

Anche la fornitura delle power unit Mercedes non diventerebbe affatto un problema visto che la Aston Martin ha un rapporto di collaborazione con la AMG per la motorizzazione delle sue Gran Turismo.

Gli investimenti, quindi, non sono mai a fondo perduto, ma trovano un logico sbocco finanziario. (Motorsport.com Italia)

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Nel 2018 ha rilevato la scuderia di Formula 1 Force India, poi ribattezzata Racing Point, per la quale corre il figlio. Lawrence Stroll è anche un grande appassionato di motori e possiede una delle maggiori collezioni di Ferrari al mondo. (AlVolante)

Secondo un rapporto congiunto di Autocar Magazine e RacingFans.net, insieme a un team dedicato Lawrence Stroll vorrebbe mettere le mani sulla fetta più grande di Aston Martin. Aston Martin si è trincerato dietro a un no comment. (Forbes Italia)

Heart of Racing e Aston Martin sono mancati nell'IMSA da tre anni e ci sono tante cose da fare; non ci facciamo illusioni, sappiamo benissimo che dovremo competere contro gente molto forte". “Sono diverse le cose entusiasmanti per il 2020 - ha detto James - abbiamo un nuovo team e schierarci con la Aston Martin nella serie nordamericana è una grandissima occasione. (Motorsport.com Italia)

Trema in questo caso la Red Bull che con l'Aston Martin ha un accordo di partnership fino al termine del 2020, con opzione di rinnovo per gli anni successivi. (F1-News.eu)

Roger Nimier, alla guida della sua amata Aston Martin DB4, è in compagnia della bionda scrittrice ventisettenne Sunsiaré de Larcône. Il personaggio letterario da lui creato, François Sanders, uno dei principali protagonisti de Le spade e de L’Ussaro blu spiega più di ogni altra cosa il personaggio reale, Roger Nimier. (L'Intellettuale Dissidente)

Aston Martin pare il grande malato del settore e, secondo Goldman Sachs, le attese di un calo dei volumi portano a «una riduzione dell'Ebitda 2020 e 2021 del 17 e del 10%». Il 2019 è stato un anno nero per le vendite e certo negli Uk la prospettiva di Brexit non ha aiutato. (Il Sole 24 ORE)