Guerra Israele, tafferugli e manganellate della Polizia al corteo di studenti alla Sapienza. Tre arrestati. Feriti alcuni poliziotti, tra cui un dirigente

Repubblica Roma INTERNO

"Fuori la guerra dall’università”, lacrimogeni e spintoni. Momenti di guerriglia alla Sapienza in occasione della seduta di Senato accademico, riunito anche per parlare della propria posizione rispetto al conflitto in Medio Oriente e culminato con la firma di un documento che, pur sottolineando il dolore per l’escalation del conflitto, ribadisce il no a qualunque forma di boicottaggio della collaborazione scientifica. (Repubblica Roma)

Ne parlano anche altre testate

"Piena condanna per le violenze avvenute oggi da parte dei collettivi a Roma. La mia solidarietà al dirigente della Polizia aggredito, a tutte le Forze dell'ordine e ai docenti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sotto lo sguardo degli agenti di polizia, circa 200 studenti che hanno preso parte al corteo pro Palestina hanno esibito bandiere, cartelli e scandito slogan. I manifestanti sono entrati nella Facoltà di Lettere, quindi si sono diretti verso la sede di Scienze Politiche. (La Stampa)

Sarebbe di due fermati e di alcuni poliziotti feriti un primo bilancio provvisorio dopo le tensioni tra studenti e polizia, durante la manifestazione pro-Palestina in via dell'Università davanti alla Sapienza. (Il Sole 24 ORE)

ROMA. Erano circa 300 gli studenti pro-Palestina dei Collettivi che nel pomeriggio di oggi hanno manifestato all'interno della Sapienza di Roma, provando ad assaltare prima il rettorato, poi il commissariato. (La Stampa)

Secondo la ricostruzione della Questura, circa 300 studenti pro-Palestina dei Collettivi hanno provato ad assaltare il rettorato. Due manifestanti sono stati arrestati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Poi, nel pomeriggio, il corteo studentesco all’interno della città universitaria, mentre era in corso la riunione del Senato accademico. La mobilitazione era partita già dalle prime ore di ieri mattina con il gesto simbolico di due studentesse, Martina e Letizia, che si erano incatenate davanti al rettorato. (ilgazzettino.it)