Turchia: "Catturati 147 sospetti membri dell'Isis"

Il Mattino di Padova ESTERI

Turchia: "Catturati 147 sospetti membri dell'Isis" Agenti del dipartimento dell'antiterrorismo della Turchia hanno arrestato 147 persone sospettate di fare parte dell'Isis con operazioni svoltesi in 30 diverse province, tra cui Istanbul, la piu' grande del Paese. Lo ha annunciato su X il ministro dell'Interno, Ali Yerlikaya, facendo sapere che "grandi quantita' di denaro in valuta straniera, documenti organizzativi e materiali digitali sono stati confiscati" durante le operazioni. (Il Mattino di Padova)

Ne parlano anche altri giornali

Spunta una pista turca nelle indagini sull'attentato di venerdì scorso alla sala concerti Crocus City Hall, alla periferia di Mosca. L'attacco, che ha provocato 140 morti, è stato quasi subito rivendicato dall'Isis-K o Khorasan, che è il ramo afgano del gruppo jihadista. (Liberoquotidiano.it)

MOSCA – Si faceva chiamare “Abdullokh”, in arabo “Servo di Dio”, Shamsidin Fariduni, il 25enne tagiko che gli investigatori russi considerano l’organizzatore dell’attacco terroristico alla Crocus City Hall, alla periferia di Mosca, rivendicato dall’Isis-K o Khorasan, ramo afgano del gruppo jihadista. (la Repubblica)

Maxi retata di 147 sospetti seguaci dello Stato islamico in Turchia, hub logistico e di appoggio dei terroristi che sognano il Califfato. Shamsidin Fariduni e Saidakram Rajabalizoda, due degli arrestati tajiki per la strage di Mosca, sono transitati sul territorio turco. (ilGiornale.it)

Vladimir Putin potrebbe trasformare l’attacco al Crocus City Hall di Mosca in una “benedizione” che gli offre il destro per giustificare una recrudescenza della sua guerra di aggressione all’Ucraina e per lanciare alcuni messaggi ai paesi europei e agli Stati Uniti; per dire alla Francia di “tornare in sé” dopo le dichiarazioni di Emmanuel Macron che aveva prospettato l’opportunità di un invio di truppe di soldati europei sul territorio ucraino; per dire alla Germania di astenersi dall’invio a Kyiv di missili Taurus; per puntare un dito minaccioso contro la Polonia e mettere all’angolo gli Stati Uniti. (L'HuffPost)

Posizione geografica, fornitura di documenti falsi, finanziamenti di uomini di fiducia dello Stato Islamico: oltre il Bosforo c’è la piattaforma logistica e organizzativa degli attentati. Le centinaia di arresti e il ruolo ambiguo di Erdogan Di Guido Olimpio (Corriere della Sera)

"Ciò non può accadere senza il supporto dell'intelligence di qualche Paese. Secondo la Turchia l'attentato rivendicato dall'Isis contro il Crocus City Hall vicino a Mosca, dove sono morte almeno 143 persone, non sarebbe stato possibile senza il sostegno di servizi segreti stranieri. (La Tribuna di Treviso)