Assange resta nel limbo: la Corte riesaminerà il caso il 20 maggio

Amnesty International ESTERI

L’Alta corte del Regno Unito ha aggiornato la decisione sulla richiesta di Julian Assange di presentare appello contro la richiesta di estradizione presentata dagli Usa. I giudici britannici hanno dato agli Usa un’ulteriore opportunità di fornire assicurazioni diplomatiche che i diritti umani di Assange non saranno violati. La Corte esaminerà nuovamente il caso il 20 maggio. “Il verdetto odierno lascia Assange e tutti coloro che difendono la libertà di stampa in un limbo, ma la lotta continua (Amnesty International)

La notizia riportata su altri media

Il giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, 52enne, è stato incriminato negli Stati Uniti per 17 capi di accusa. Nella tarda mattinata di oggi a Londra si conoscerà il destino del giornalista australiano e fondatore di Wikileaks, Julian Assange (Corriere TV)

Ma non è nemmeno il peggiore possibile… temevamo l’estradizione, e credo questo verdetto segni un cambiamento, dovuto anche alla persistenza delle campagne per la liberazione di Julian. “So che Stella Moris è amareggiata da questo esito, che non è quello che speravamo. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo aver esaminato le obiezioni all’attendibilità di quelle garanzie, che gli avvocati di Julian dovranno presentare entro il 30 aprile; L’Alta Corte di Londra ha concesso ieri a Julian Assange la possibilità di presentare un ulteriore appello alla giustizia britannica contro la sua estradizione negli Stati Uniti. (L'INDIPENDENTE)

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)

La pubblicazione da parte sua nel 2010 di un cospicuo faldone di documenti diplomatici statunitensi riguardanti le guerre in Iraq e in Af… (La Stampa)

Una ventina di persone ha preso parte al sit-in davanti al Consolato britannico in Piazza del Liberty, a Milano, a sostegno di Julian Assange. La manifestazione si è tenuta nel giorno in cui l'Alta Corte di Londra ha stabilito che il fondatore di WikiLeaks non può essere estradato negli Usa per accuse di spionaggio a meno che Washington non garantisca che non rischierà la pena di morte. (Il Sole 24 ORE)