Carburanti, Antitrust: da esposizione prezzi medi rischio minore competitività

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Audizioni sulle nuove norme in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi. In particolare l’Autorità sulla concorrenza «accoglie con favore un ulteriore potenziamento delle misure di visibilità dei prezzi praticati dai singoli distributori, con le rilevazioni ministeriali e la diffusione tramite strumenti tradizionali o telematici. (Il Sole 24 ORE)

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Ritiene, tuttavia, che non vi sia necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi, atteso che appaiono incerti i benefici per i consumatori a fronte invece di un possibile rischio di riduzione degli stimoli competitivi». (ilGiornale.it)

Imporre ai benzinai di esporre il cartello che indica il prezzo medio regionale in città e quello nazionale in autostrada di benzina e diesel è un provvedimento inutile, che a tutto serve meno che ad evitare l’impennata del costo dei carburanti: parola dell’Antitrust e del suo presidente Roberto Rustichelli, che in occasione dell’audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera ha sottolineato come in certi casi questa misura possa essere ritenuta persino dannosa. (FormulaPassion.it)

Lo ha spiegato in audizione alla Camera il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli, che, pur apprezzando "lo spirito e gli obiettivi" del decreto legge sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti, ma segnala alcune "controindicazioni". (QuiFinanza)

Lo scorso 14 gennaio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri. Tra le norme entrate in vigore da domenica 15 gennaio c'è anche quella che prevede l'obbligo per i benzinai di esporre alla pompa un cartello che indichi il prezzo medio nazionale dei carburanti, calcolato di giorno in giorno dal ministero delle imprese e del made in Italy, accanto a quello di vendita in ogni distributore di benzina. (Today.it)

Roberto Rustichelli, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), ha spiegato che il suo organismo «ritiene che non vi sia necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi, atteso che appaiono incerti i benefici per i consumatori, a fronte invece di un possibile rischio di riduzione degli stimoli competitivi». (Saturno Notizie)

Da una parte viene criticata la decisione di rendere obbligatorio un cartello con il prezzo medio regionale di benzina e diesel, una decisione che viene ritenuta non solo inutile, ma anche potenzialmente dannosa per i consumatori. (Money.it)