Cosa ci insegna la crisi di Credit Suisse

Morningstar ECONOMIA

Lukas Strobl: I 167 anni di storia di Credit Suisse sono giunti al termine e i detentori delle obbligazioni che facevano parte del Additional Tier 1, per un valore complessivo di 17 miliardi di dollari, sono rimasti con il cerino in mano. Ora, questo è esattamente il motivo per cui questi cosiddetti strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 sono stati concepiti: essere in grado di salvare gli investitori e proteggere i contribuenti in caso di fallimento di una banca. (Morningstar)

Su altre testate

I fatti sono chiari: per salvare Credit Suisse, le autorità di Zurigo hanno previsto che tutti i 16 miliardi di Additional Tier 1 della banca svizzera fossero azzerati. (Il Sole 24 ORE)

Il salvataggio di Credit Suisse azzera gli obbligazionisti, in arrivo una raffica di ricorsi. E c’è chi teme il contagio francesco bertolino, fabrizio goria (La Stampa)

«La modalità seguita e l'ordine di priorità di garanzia tra azionisti e obbligazionisti ha sorpreso, però le autorità europee hanno ribadito gli ordini di priorità e non vado a sindacare su quello che fanno gli altri», ha aggiunto riferendosi ai timori scatenati da un possibile azzeramento dei bond preliminarmente al coinvolgimento delle azioni, come accaduto in Svizzera. (ilGiornale.it)

Credit Suisse: azionisti ammaccati, obbligazionisti che hanno visto andare in fumo i loro investimenti in bond AT1, dipendenti che rischiano di essere messi alla porta. Saranno in tanti, investitori e lavoratori, a pagare di tasca propria l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, pilotata dal governo svizzero e dalla banca centrale Swiss National Bank. (Borse.it)

«In pratica, sono somme che possono essere attinte in caso di risoluzione dell'istituto». Da oggetti misteriosi, a protagonisti assoluti in poche ore. (ilGiornale.it)